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Via Tignale, il sindaco sbotta e apre allo stop ai garage interrati

Via Tignale, il sindaco sbotta e apre allo stop ai garage interrati
Via Tignale, il sindaco sbotta e apre allo stop ai garage interrati

Ma nella riunione in via Viterbo, riservata ai soci della cooperativa Unicapi, il progetto che riguarda le loro case non viene dato

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Fumata grigia, per non dire nera, al termine della riunione convocata ieri sera alla sala civica di via Viterbo a Modena. Chiesta al sindaco dagli 81 residenti del grande complesso costruito e gestito dalla cooperativa Unicapi di via Tignale del Garda. L'accesso è riservato solo ai soci della cooperativa. Cittadini e giornalisti obbligati a stare letteralmente alla finestra. Il grande complesso da 81 appartamenti di via Tignale è oggetto di un progetto di riqualificazione e di adeguamento antisismico che nella terza ed ultima fase prevederebbe la demolizione di 80 garage ora raso, il loro interramento sotto il palazzo e il contestuale uso per attività sociali comunali di un'area verde a parco che oggi si estende per l'intero complesso. Un aspetto, quello relativo all'interramento dei garage, al quale i residenti soci della cooperativa, si sono opposti fin da subito. Tanti anziani vivono nel complesso e nessuno è pronto ad affrontare forse anni di lavori e di cantiere pesante, necessario per scavare e rimuovere migliaia di metri cubi sotto il palazzo. Senza considerare che i garage interrati risulterebbero più scomodi e meno sicuri rispetto a quelli attuali.
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Fin da subito, ovvero dal luglio 2020, quando il progetto, seppur sulla carta, iniziava ad essere reso noto, e pur nella volontà di procedere con l'adeguamento antisismico, i residenti, uniti, chiesero una alternativa di superficie per i garage. Ma il progetto da decine di migliaia di euro commissionato dal CDA della cooperativa presieduta da Loris Bertacchini è andato avanti con i garage interrati come unica soluzione. Trasformando una proposta in quella che i residenti hanno iniziato a percepire come una imposizione. Al punto da incaricare un avvocato per fare sentire la propria voce e tutelare i propri diritti nei confronti dei vertici della cooperativa e del comune, accusati di andare a braccetto nell'accordo su un progetto pagato dalla cooperativa stessa e di fatto imposto senza adeguato confronto: progetto che ieri sera, nonostante la rinnovata richiesta dei soci, non è stato consegnato. Vedere solo dalla slide sullo schermo non soddisfa più nessuno che cosa in linea di massima succederà una volta finiti i lavori non basta. I residenti chiedono garanzie sull'impatto enorme del cantiere, anzi vogliono evitare che si apra quello per l'interramento degli 80 garage. Al punto da porre la questione in maniera perentoria, attraverso il loro avvocato.
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Chiedono di avere il progetto (che non ancora esecutivo avrebbe comunque le caratteristiche di legge per la necessaria approvazione da parte del comune) e di confrontarsi, partendo da quello, su possibili soluzioni alternative rispetto al mantenimento dei garage a raso. Ma il progetto viene nuovamente negato. Nonostante la cooperativa lo abbia pagato, è ancora nelle mani del progettista. L'avvocato dei residenti lo ha chiesto formalmente con un accesso agli atti, ma ancora non gli è stato consegnato. Una situazione che in linea di principio, appare surreale per una cooperativa, dove i soci e parte vitale della cooperativa devono difendersi dalla cooperativa stessa, vista, nella propria dirigenza, come soggetto altro che 'anziché ascoltare i propri soci, non li ascolta'. 'Questa non è più la sinistra, questo non è più lo spirito di una cooperativa' - affermano diversi soci in sala.

La richiesta dei residenti, delusi dalla negata possibilità di avere il progetto, rimane per la maggioranza, una: no all'interramento dei garage (dai 14 ai 30 verrebbero impattati dalle scale esterne antisismiche), con richiesta di confronto, sul progetto, di ipotesi alternative a raso, anche nel momento in cui tale possibilità andrebbe forse ad incidere su una fila di alberi che adesso fanno da perimetro al parco.

Proposta colta dal sindaco che dopo due ore durante le quali, nonostante il luogo chiuso, non ha mai indossato la mascherina, promette un approfondimento sul tema dei garage e la consegna alla cooperativa di punti/suggerimenti sulla possibilità di ipotesi alternative.
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'Il resto è tutta roba che deve andare avanti in automatico'.
Nel frattempo il quesito sul progetto e la richiesta del progetto stesso, tornerà giovedì sul tavolo del consiglio comunale di Modena con la risposta dell'assessore all'urbanistica Vandelli ieri sera protagonista, in apertura della riunione di un acceso battibecco sull'ordine dei lavori avuto con uno dei partecipanti

Gi.Ga.
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