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Ieri
abbiamo dato conto, anche con immagini della manifestazione organizzata in centro a Modena, con corteo in via Emilia e con canti e preghiere in piazza Matteotti, dalla Comunità Ucraina di Modena. Tra le tante bandiere ucraine e tra i tanti messaggi di pace e di ringraziamento all'Italia per il sostegno militare e civile all'Ucraina, evidente anche la presenza di alcuni manifestanti con bandiere, usate anche come coprispalle, del battaglione Azov, e di striscioni di solidarietà ai difensori nell'acciaieria Azovstal, ritenuto ultimo bastione di resistenza nella strategica città portuale di Mariupol. Di seguito la risposta che ci è stato chiesto di riportare in forma integrale.
'Le polemiche vengono generate purtroppo per mancanza di conoscenza. Per me è molto importante chiarire questo punto. Questo tema purtroppo viene molto spesso usato in modi sbagliati.
Azovstal per gli ucraini è un simbolo della resistenza.
Quando parliamo di difensori di Azovstal parliamo di varie Brigate delle forze armate ucraine che hanno difeso la città di Mariupol, città che è stata rasa al suolo dall'esercito russo.
Molti di questi difensori si trovano ancora nelle mani del nemico che continua a fare processi farsa con accuse assurde. Ci sono i medici e ci sono donne. Noi non riusciamo a stare in silenzio quando ancora tanti nostri connazionali continuano a subire maltrattamenti e torture solo perché stavano difendendo il proprio paese, le proprie case, i propri figli, i propri genitori e le proprie sorelle. Sono sicura che chiunque di voi, che richiama la giustizia, avrebbe fatto altrettanto. Non avreste mai lasciato i vostri fratelli a soffrire'
Comunità Ucraina di Modena
Redazione Pressa
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