Cognento, chiude il Conad, e il quartiere perde un presidio 'di vicinato'

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I residenti di Cognento sono dispiaciuti e preoccupati per gli effetti della chiusura del supermercato alimentare Conad Margherita di zona. Incastonato nel quartiere alla periferia sud della città in località Cognento, tra aree pedonali parchi e marciapiedi che danno accesso ai diversi palazzi della zona. Area residenziale, per diversi aspetti di pregio, ma che come tutte quelle al di fuori dell’anello della tangenziale, vivono nella logica di una realtà indipendente. Con tutti i principali servizi di quartiere raggiungibili anche solo in bicicletta. E che nella logica dei centri di vicinato hanno anche il loro riferimento nei piccoli supermercati di zona. Dove è possibile fare la spesa sotto casa, senza spostarsi in auto. Come il Conad Margherita, servito da un parcheggio dove le auto condividono lo spazio con il bus che in quel punto ha il capolinea.

Qui i mezzi privati possono solo accedere o uscire, senza sostare e tantomeno circolare. L'area è sostanzialmente pedonale. Incastonato tra palazzi ed aree verdi il piccolo supermercato fornisce da anni non solo un presidio commerciale, per la spesa di tutti i giorni, ma anche sociale e di sicurezza. Fondamentale soprattutto per la popolazione più anziana o per chi non ha possibilità, o tempo, di spostarsi lontano.

Ma a lungo andare i margini per la sostenibiilità del negozio sono venuti meno e le avvisaglie del maggio scorso su una possibile chiusura sono diventate in questi giorni realtà. Ultimo giorno di apertura fissato il 31 luglio. La proprietà (Nordiconad), si sarebbe resa disponibile a favorire soluzioni alternative, anche limitando l’area di vendita per eventuali altri gestori che volessero subentrare. Ma in attesa di azioni che anche il comune potrebbe intraprendere (è di oggi il deposito di una interrogazione da parte del Consigliere PD Stefano Manicardi), rimane la delusione e il dispiacere di chi da domani non avrà più sottocasa questo servizio e che dovrà pensare a soluzioni alternative.
Nella nostra visita sono state tante le persone che hanno mostrato la loro delusione per l'imminente chiusura e per la perdita di un servizio non solo commerciale ma anche sociale.