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Sul territorio bolognese ci sarebbero aziende della logistica che, durante la pandemia Covid, hanno utilizzato la cassa integrazione erogata dallo Stato per pagare addetti che hanno continuato a lavorare. La segnalazione arriva dal Si Cobas, nel corso di una seduta della commissione Attività produttive del Consiglio comunale di Bologna: il sindacato prende spunto da un caso specifico che arriverà sul tavolo della Procura tramite l'Ispettorato territoriale del lavoro, che intanto assicura l'intenzione di effettuare 'accertamenti rapidi'. A parlare in commissione per il Si Cobas e' il coordinatore provinciale di Bologna, Simone Carpeggiani, che in collegamento afferma: 'Sto andando alla Gls di Imola, dove i lavoratori sono in sciopero. Cosa succede, anche, con il coronavirus? Che le aziende hanno utilizzato la cassa integrazione data dal Governo, l'hanno presa, come nel caso di questi lavoratori e di tanti altri, ma i lavoratori lavoravano, percepivano la cassa e davano loro un'integrazione.
E' una cosa allargatissima, c'è stata una frode incredibile ai danni dello Stato e nessuno controlla'. Nel prosieguo dei lavori, il consigliere comunale Marco Piazza (M5s) invita la presidenza della commissione a 'valutare con attenzione quello che abbiamo ascoltato oggi', perchè 'possono emergere dei profili penali'. Si tratta di una segnalazione 'inquietante', aggiunge Dora Palumbo (Nessuno resti indietro): 'Facciamo molta attenzione, evitiamo che le aziende approfittino dell'epidemia'.
Di fronte a 'presunte notizie di reato', afferma poco il presidente della commissione, Michele Campaniello (Pd), 'è interesse mio ma credo di tutti i commissari svolgere i dovuti approfondimenti. Quindi risentiro' la registrazione, leggerò il verbale, dopodiche' faremo tutte le valutazioni del caso' per capire 'se procedere con una segnalazione alla Procura, perche' effettivamente, ove accertato, il fatto costituirebbe sicuramente un'ipotesi di reato. Ma ovviamente non sta a noi fare questo tipo di valutazioni, bensì ad altri enti'.
Interviene anche l'assessore al Lavoro, Marco Lombardo: 'Condivido l'impostazione che ha scelto Campaniello, il nostro compito e' fare approfondimenti soprattutto nella misura in cui le parole utilizzate possono prefigurare ipotesi reato. Dall'altra parte, alla preoccupazione che tutti gli intervenuti hanno evidenziato rispetto alle condizioni di lavoro, deve essere associato anche un invito alla prudenza, perche' e' importante concentrarci sui problemi e sulle questioni, non inseguire, a volte, l'onda mediatica'. Alla fine, entra in campo il direttore dell'Ispettorato territoriale del lavoro, Alessandro Millo, tramite un messaggio inviato nella chat della commissione e letto da Campaniello: l'Ispettorato 'assicura accertamenti rapidi presso la Gls di Imola e mi assumo l'onere di informare la Procura', fa sapere Millo. 'Una risposta che tranquillizza chi ha posto le sollecitazioni alla presidenza e la presidenza stessa- dichiara Campaniello- perche' a questo punto abbiamo il direttore dell'Ispettorato che si assume l'onere di portare avanti le attivita' di approfondimento e di informazione alla Procura di quanto denunciato dal sindacalista Si Cobas'.
Redazione Pressa
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