Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Fibrillazione tra i lavoratori dell’Ufficio delle Dogane di Modena i quali, riunitisi in assemblea il mercoledì scorso, hanno deliberato lo stato di agitazione del personale.
'La situazione, che da tempo ha raggiunto pesanti livelli di criticità, ha registrato, a fronte di una forte diminuzione del personale per pensionamenti e per distacchi (l’Ufficio Dogane di Modena ha visto ridurre il proprio organico dai 52 del 2017 alle attuali 34 unità, con altri pensionamenti previsti nel corso dell’anno), il mantenimento degli stessi carichi di lavoro e degli obiettivi programmati - si legge in una nota dell'Assemblea del personale dell'Ufficio Dogane -. Non fosse sufficiente questa già critica situazione, dal primo gennaio si è aggiunta l’efficacia della Brexit che ha inferto una stoccata decisiva all’Ufficio, dal momento che un grande corriere internazionale ha deciso di costituire nella provincia di Modena un Hub nazionale.
Parliamo della UPS ha stabilito a Carpi il proprio Hub nazionale per l’arrivo e le partenze delle merci da e per la Gran Bretagna. Ciò ha comportato che, nel solo mese di gennaio, si è registrato oltre il 400% in più di attività di sdoganamento, da 6000 a 25mila operazioni, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che vanno ad aggiungersi alle altre attività di per sè impegnative già in capo ai lavoratori dell’Ufficio di Modena'.
'Da un mese a questa parte i lavoratori, con grande senso di responsabilità, mai riconosciuto, si sono fatti carico di provare ad arginare questo tsunami che si è abbattuto sulla dogana di Modena, nella speranza che venissero presi rapidamente i provvedimenti del caso.
Di contro l’Amministrazione delle Dogane a tutti i livelli non ha mosso un solo passo per affrontare il problema, pur a conoscenza della situazione che si è venuta a creare dal primo gennaio, come testimoniato dal rilascio agli operatori delle specifiche autorizzazioni necessarie a fronteggiare il prevedibile aumento del movimento delle merci in import/export - continua l'Assemblea -. Dopo oltre un mese, constatato che nulla è stato fatto, il personale ha deciso di entrare in agitazione affinché la Direzione dell’UD di Modena e quella della Direzione Interregionale Emilia Romagna-Marche, ciascuna per le proprie competenze, si facciano carico del problema strutturale di organico dell’Ufficio. Nel contempo, fermo restando lo stato di agitazione, i lavoratori si auspicano che l’Amministrazione individui nel breve periodo, al più tardi entro dieci giorni, soluzioni che anche temporaneamente possano ridurre lo stato di disagio con cui viene svolta attualmente l’attività lavorativa. Se entro tale termine non sarà stata attivata nessuna concreta iniziativa per la risoluzione del problema, il personale attuerà le forme di lotte ritenute più idonee, fino ad arrivare, in caso estremo, anche a dichiarare lo sciopero con la chiusura completa dell’Ufficio'.