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Si avanza al ritmo di 700 vaccini all'ora, inoculati nei diversi centri provinciali. Il dato che emerge dal contatore regionale che ieri sera si era fermato a poco più di 61.000 vaccinati (soprattutto concentrati tra personale sanitario), indicava alle 9 di questa mattina poco più di 300 vaccini somministrati. Alle ore 10 superavano i mille. Domenica con somministrazioni continue anche nel centro unico provinciale presso l'ospedale di Baggiovara travolto nei giorni scorsi dal caso dei vaccini somministrati ai parenti (al centro di una indagine dei Nas i cui risultati arriveranno nei prossimi giorni sul tavolo della Procura) e dove nel pomeriggio farà visita il Presidente della Regione Stefano Bonaccini.
L'obiettivo di ogni centro vaccinazioni è ovviamente quello di rispettare i tempi ed i numeri programmati per la fase 1 nella quale è previsto il vaccino per oltre 19.
000 operatori tra sanitari, servizi in appalto, volontari e oltre 10.000 soggetti nelle Case residenza anziani tra pazienti e operatori.
L’obiettivo a livello provinciale è di riuscire garantire, a pieno regime, la somministrazione di circa 1600 dosi di vaccino al giorno – 1050 nel Centro unico vaccinazioni e 550 nelle Case residenza anziani – vaccinando tutti i richiedenti nei primi 18 giorni per poi ripartire con la seconda dose.
Fase in cui aumenteranno anche i vaccini a disposizione e sulla quale si concentra l'intervento del Coordinatore provinciale di Forza Italia, Piergiulio Giacobazzi, e del consigliere provinciale Antonio Platis : 'Quanto successo a Modena, a proposito delle vaccinazioni “facili”, è l’occasione per riscrivere i protocolli, come ammesso dalla stessa Ausl.
Questa occasione – spiegano - deve essere colta anche per affrontare il tema della dislocazione dei punti di somministrazione.
Attualmente è previsto solo Baggiovara, mentre, non appena sarà possibile la campagna massiva, è necessario avere più punti in provincia per evitare spostamenti inutili e garantire una veloce copertura di tutti quanti le persone più fragili che per prime saranno chiamate ad effettuarlo.
In quest'ottica – propongono gli esponenti di Forza Italia - bisognerà pensare a più punti dislocati in provincia che potrebbero coincidere con gli ospedali provinciali. Pensare che un anziano di Fiumalbo o San Martino Spino debbano recarsi fino a Baggiovara non ha senso. Mirandola e Pavullo, così come Carpi Sassuolo e Vignola, hanno dovrebbero essere dotati dei frigoriferi in grado di mantenere la temperatura richiesta di -80°C e avrebbe il personale necessario per gestire eventuali complicazioni gravi (anestesisti e rianimazione). Ciò – concludono Giacobazzi e Platis – agevolerebbe e snellirebbe il percorso vaccinale, soprattutto nelle zone periferiche della provincia e potrebbe accelerare ed anticipare i tempi di somministrazione del vaccino alla popolazione, in sicurezza'
Redazione Pressa
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