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Questa mattina il prefetto di Modena Maria Patrizia Paba e il Direttore Generale dell’Ausl Antonio Brambilla hanno rinnovato il Protocollo d’intesa nell’ambito del procedimento nei confronti delle persone segnalate per detenzione di sostanze stupefacenti.
'Il protocollo, che rinnova l’intesa sottoscritta nell’ottobre 2016, è finalizzato a reciproche collaborazioni sul fronte del contrasto alla tossicodipendenza, in relazione alle rispettive competenze dei due Enti, anche con lo scopo di mantenere una correntezza degli adempimenti previsti dalla normativa di riferimento - si legge in una nota della prefettira -. Nell’ultimo triennio l’accordo ha consentito di abbattere i tempi della effettuazione dei colloqui presso la Prefettura previsti dalla legge e dell’emissione dei provvedimenti a carico delle persone segnalate per detenzione di sostanze stupefacenti. La stragrande maggioranza delle segnalazioni riguarda l’uso di cannabinoidi, mentre sono presenti in minore entità le segnalazioni per cocaina, eroina, metanfetamine, ketamine.
Le segnalazioni a carico di minori sono state nel 2019 circa il 12-13% rispetto al totale delle segnalazioni'.
L’intesa prevede modalità operative condivise finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- ridurre ulteriormente i tempi che intercorrono tra la segnalazione delle Forze dell'Ordine alla Prefettura e l'espletamento del prescritto colloquio, così da scongiurare durante tale periodo, l'innescarsi di possibili meccanismi di dipendenza;
- realizzare in tale ottica un approccio precoce con i Sert del soggetto segnalato ai sensi dell'art.75 del D.P.R. 309/90, inteso come possibilità di entrare in contatto con gli operatori e di instaurare una relazione all'interno della quale trovare uno spazio di riflessione e crescita personale;
- offrire una più ampia prospettiva in virtù della possibilità, nel corso del colloquio, di indirizzare la persona ad percorso di recupero da concordare presso il Ser.
T.
al fine di esplorare le modalità con cui si manifesta il consumo di stupefacenti, aumentare le percezioni del rischio nei giovani consumatori, fornire una informazione dettagliata sugli effetti delle sostanze e sulle leggi di riferimento;
- potenziare, in collaborazione con l'unità di epidemiologia del Dipartimento Sanità Pubblica dell’AUSL, i progetti già attivi, finalizzati ad approfondire comportamenti e stili di vita a rischio nelle fasce più giovani e ad orientare iniziative nel campo della promozione della salute.
Il progetto prevede la partecipazione di giovani tra i 18 e i 25 anni, segnalati per la prima volta dalle Forze dell’Ordine alla Prefettura per uso di cannabis, ad un corso info-educativo per fornire loro alcune informazioni sugli aspetti medici, psicologici e legali dell’uso di tale sostanza stupefacente.