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Con Sergio Marchionne scompare 'un manager e uomo di finanza che ha saputo risanare i bilanci e rilanciare i marchi ex-Fiat', ma che 'non ha saputo migliorare le condizioni contrattuali dei lavoratori'. Questo il commento del segretario della Fiom-Cgil di Modena, Cesare Pizzolla, alla notizia della morte dell'ex amministratore delegato di Fca.
In una nota, Pizzolla ricorda infatti che in questi anni 'la Fiom si e' aspramente confrontata con Marchionne, che ha rappresentato un modello di relazioni sindacali che e' stato all'origine di un profondo conflitto con il nostro sindacato'. Secondo il sindacalista, 'i problemi da anni denunciati dalla Fiom in Fca, Cnh, Ferrari e Magneti Marelli, dalle modifiche al contratto fino all'incertezza sul futuro di alcuni stabilimenti italiani, sono ancora aperti', in quanto legati 'ad un'idea di rapporto tra capitale e lavoro, introdotta dal Marchionne, che ritengo funzionale all'aumento degli utili degli azionisti, ma che penalizza i lavoratori'.
Tuttavia, conclude Pizzolla, 'come gia' dichiarato dal segretario nazionale della Fiom, Francesca Re David, Marchionne e' stato un avversario di cui riconosciamo il valore, e alla famiglia vanno le condoglianze della nostra organizzazione'.
Di diverso tenore la dichiarazione del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che oltre ad esprimere il proprio 'dolore personale, avendo incontrato Marchionne in piu' occasioni', definisce l'ex ad di Fca 'un manager di statura internazionale', grazie a cui 'nel territorio si e' consolidata la presenza di Ferrari, Maserati e Cnh'.
Muzzarelli tiene quindi a fare 'le condoglianze a nome dell'amministrazione comunale e provinciale', mentre il cordoglio di tutti i gruppi consiliari viene espresso dalla presidente del Consiglio comunale, Francesca Maletti.
Non mancano, poi, le condoglianze di Confindustria Emilia-Romagna, il cui presidente Pietro Ferrari ricorda Marchionne come 'un manager di straordinaria visione e capacita'', il cui lavoro 'ha anche contribuito a sviluppare la filiera del settore automotive della regione, vera e propria eccellenza a livello internazionale'.
Infine, il segretario della Fim Cisl Emilia Centrale, Giorgio Uriti, tiene a celebrare 'l'uomo che, assieme ad alcuni sindacati e ai lavoratori, ha salvato la Fiat', esprimendo 'le piu' sincere condoglianze ai familiari, ai colleghi e alle maestranze Fca'. Pur senza fare nomi, Uriti non manca di lanciare delle frecciate alla Fiom, da sempre avversaria di Marchionne, scrivendo che 'le persone si valutano per le scelte che compiono, non se sono piu' o meno amabili quando le compiono', e affermando che 'questi anni hanno dimostrato che c'e' chi sa scommettere sul futuro e chi, invece, continua a rimpiangere il passato'.
Ora, prosegue il sindacalista, 'dobbiamo tranquillizzare i circa 6.500 lavoratori modenesi Fca, da quelli della Ferrari e Maserati a quelli di Cnh, comprensibilmente preoccupati da quando e' stata annunciata l'improvvisa sostituzione di Marchionne'. Da questo punto di vista, chiosa Uriti, 'e' stato positivo il segnale di continuita' lanciato dalla proprieta' con la scelta dei nuovi ad, e del resto Mike Manley lavorava nel gruppo di Marchionne e ha condiviso il piano industriale presentato l'1 giugno a Balocco', per il quale 'ci attendiamo indicazioni piu' precise'. Soprattutto, conclude l'esponente della Fim, 'ci interessa sapere come e quando Fca conta di arrivare alla massima occupazione possibile in tutti gli stabilimenti italiani, compreso quello modenese della Maserati'
