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Nessun ritorno in Dad con un solo contagiato

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La precisazione del governo. Il parere di Priorità alla scuola: 'Confermati aspetti importanti. Bene sospensione sorveglianza con testing e reintroduzione dei contatti stretti. Definita responsabilità di Ausl e Regione. La scelta spetta a loro'


Nessun ritorno in Dad con un solo contagiato
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“Non ci sarà alcun ritorno in Dad in caso di presenza di un solo alunno contagiato”. Lo precisano fonti di governo spiegando che, “alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, continuano a valere le precedenti regole sulla quarantena in classe. A breve sarà pubblicata una circolare esplicativa da parte del ministero della Salute. Garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del governo”. Da alcuni bollato come un dietro front da altri come una precisazione per interpretare correttamente una circolare ministeriale che rischiava di portare ulteriore caos nel mondo della scuola nella gestione delle infezioni e dei contagi fatto sta che le informazioni da fonti governative confermano le precedenti disposizioni.

E che la narrazione dominante sui media in relazione alla circolare secondo cui sarebbe bastato un positivo per disporre la quarantena di un intera classe fosse lontano dalla realtà, lo aveva già sottolineato questa mattina a La Pressa Devrim Di Finizio, del Movimento Priorità alla scuola, che da inizio pandemia si batte per la didattica in presenza, contattato alla luce delle nuove disposizioni

'Vogliamo ricordare che i dati sulla tenuta dei protocolli scolastici sono ottimi, le campagne di screening sentinella volute da Ministero sono altrettanto confirmatori, possiamo dunque affermare senza ombra di dubbio che non è affatto vero che nelle scuole il virus circoli e che le scuole sono luogo del contagio. I Ministri dimenticano che ci sono sentenze del TAR e del Consiglio di Stato che hanno condannato Presidenti di Regioni e addirittura il Presidente del Consiglio per provvedimenti restrittivi sulle scuole in assenza di numeri che lo giustificassero.

Vero è invece che abbiamo un sistema sanitario che soffre, che
tiene i centri tamponi chiusi nel weekend e festivi per assenza di risorse e fondi, che è incapace di
programmare azioni efficaci. E che i Ministri scriventi l’ultima nota interministeriale del 4 Novembre
hanno – confermando la loro incapacità – “tralasciato di prendere in considerazione” causando il
collasso dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUSL che ha scatenato la rivolta delle Regioni.

A questo punto, per Priorità alla scuola, che cosa va e cosa non va nell'approccio del governo alla questione?

Intanto crediamo sia importante l'opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico. Cosa che abbiamo sempre predicato e quella più sensata, ovvero evitare automatismi penalizzanti e che non tengano conto dei distinguo per ciascun distretto. I territori non sono uguali, così come non lo sono i posti letto, le capacità di tamponare, l'adesione alle campagne vaccinali, la capacità dei dirigenti scolastici di far applicare protocolli sicuri. Ogni AUSL (nemmeno Regione) deve gestirsi in relazione al territorio. Ora le AUSL non hanno più alibi e non possono più conformarsi alla “via facile” della deresponsabilizzazione.

Secondo punto il fatto di sospendere provvisoriamente il programma di “sorveglianza con testing” non può che vederci molto soddisfatti, perché era a tratti vessatoria e discriminatoria (oltre che ambigua sul profilo dell'applicabilità e giuridico), umiliando bambini e ragazzi a una restrizione della vita extrascolastica inaccettabile giacché nessun altro cittadino – con tampone negativo e Green Pass emesso – era soggetto a tali limitazioni'
Terzo punto, la reintroduzione dei contatti stretti (che qui a Modena la AUSL considera i compagni di banco e i dirimpettai a mensa) è una cosa sensata dal punto di vista della prevenzione e che era già stata normata dal protocollo RER del 10/9 e quindi è verosimile attendersi che la Regione ripristini ex
ante.
Per i contatti a basso rischio (es. sorvegliati speciale con testing) non c'è alcuna previsione di
Quarantena salvo nei casi precedentemente definiti (ovvero in presenza di altre positività), che la
nuova nota non modifica e quindi si presuppone restino tali. Pertanto - conclude Di Finizio - non sarà possibile per i Dirigenti Scolastici istituire la DaD per gli studenti non in Quarantena, ogni libertà discrezionale in tal senso avrà conseguenze'

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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