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No alla Bretella e al disboscamento: presidio e appello a Marzaglia

No alla Bretella e al disboscamento: presidio e appello a Marzaglia

Cittadini, associazioni, politici hanno accolto l'appello del Comitato. Insieme sotto tre grandi querce che dovrebbero essere abbattute per la realizzazione dell'opera


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'L’Impresa Pizzarotti ha annunciato l’avvio, proprio dal 1 novembre, dei lavori di sfalcio e deforestazione propedeutici alla realizzazione della Bretella Campogalliano–Sassuolo. Un intervento che prevede l’abbattimento di 4 km di siepi, 10 ettari di bosco e 174 alberi, tra cui 4 esemplari di pregio, in un’area agricola e naturalistica di grande valore. Il tutto mentre la realizzazione dell’opera è sempre più incerta, a causa delle difficoltà di Autobrennero Spa nel rinnovo della concessione dell’A22 e dell’aumento dei costi da 450 a 700 milioni di euro, ancora non approvato dal governo'.Per dire NO a questo intervento ribadire la contrarietà alla Bretella e al disboscamento che sarebbe necessario, il Comitato No Bretella Sì Mobilità Sostenibile, insieme a Legambiente Modena, FIAB Modena e ARIA Modena, ha indetto un presidio pubblico proprio sotto tre degli alberi monumentali minacciati dall’abbattimento.

Una mobilitazione ampia e trasversale

Il presidio si è trasformato in una conferenza stampa partecipata, con decine di cittadini e attivisti riuniti per denunciare l’assurdità di un’opera vecchia di quarant’anni, approvata su una Valutazione di Impatto Ambientale del 2004, e che raddoppia un collegamento già esistente e gratuito.
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Il Comitato ha sottolineato come l’opera sia insostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale, con espropri già avviati e famiglie che si sono viste recapitare lettere di sgombero.l sostegno di Rifondazione Comunista: La Federazione di Modena di Rifondazione Comunista ha espresso pieno appoggio alla mobilitazione, definendo la Bretella “un’opera devastante dal punto di vista ambientale, idraulico e sociale”. Il partito ha invitato la cittadinanza a unirsi alle future iniziative del Comitato, sottolineando l’urgenza di abbandonare il trasporto su gomma in favore di soluzioni sostenibili e intermodali.
 

La voce del Movimento 5 Stelle: Presente al presidio con una nutrita delegazione, il Movimento 5 Stelle ha ribadito la propria contrarietà alla deforestazione e alla cementificazione del territorio. “Abbattere alberi e boschi in una regione soggetta a frane e alluvioni è una scelta priva di logica”, ha dichiarato il coordinatore provinciale Massimo Bonora. Il Movimento ha rilanciato la proposta della Cispadana ferroviaria come alternativa moderna e coerente con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni, chiedendo alla Regione e al Governo di aprire un tavolo per ripensare la viabilità in chiave ecologica.
 

Si ringrazia Massimo Neviani per le foto
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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