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'Eccellenza, a pochi giorni dalla Festa di San Petronio, patrono della città che Le è stata affidata, Lei ha deciso di rendersi protagonista di due iniziative, una simbolica e una che non esito a definire grave che danno però il senso del Suo prossimo indirizzo cardinalizio. Sono indirizzi “politici” nel senso purtroppo deteriore visto che mi riferisco alla volontà di promuovere il cosiddetto 'tortellino della accoglienza', ovvero senza maiale, per compiacere i fedeli islamici, ultimi arrivati nel nostro Paese, appaiato alla decisione, purtroppo molto più seria, di reintegrare l'ex sacerdote Eugenio Melandri, già parlamentare di Democrazia proletaria e di Rifondazione Comunista; Melandri, sospeso a divinis 28 anni fa e ridotto allo stato di laico è stato, per Sua volontà, incardinato nel clero di Bologna'. Inizia così la lettera aperta che il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli ha inviato oggi al vescovo di Bologna e prossimo cardinale, Matteo Maria Zuppi.
'Questa scelta, che io sappia, non è frutto di una conversione, di un pentimento o di una autocritica del Melandri che continua a sostenere con forza la sua 'fede' social-comunista rendendo incomprensibile questo accoglimento all’interno della Chiesa Cattolica, Chiesa che è detentrice di una Dottrina diametralmente opposta a quella propagandata per decenni dal Melandri - afferma Galli -. Mi permetta, Eccellenza, che a questo punto non si può non notare che Lei pare non ritenere che il Comunismo sia una ideologia da condannare al pari del Nazifascismo come recentemente dichiarato anche dal Parlamento Europeo; evidentemente la Chiesa che Ella rappresenta reputa gli abomini compiuti dai regimi comunisti, dei quali Eugenio Melandri è palesemente un difensore. Eccellenza, mi perdoni ancora, anche se si trattasse di pura clemenza, non si è intravista tale apertura verso altri sacerdoti ridotti allo stato laicale per le loro idee difformi non alle leggi dello Stato, ma al catechismo della Chiesa cattolica degli ultimi, tribolati, anni.
Eccellenza, con il rispetto e l'umiltà di un cristiano non sempre figlio fedele della Chiesa, ho sempre visto nell'insegnamento della Chiesa una via e un monito per tutti, e davanti a queste scelte mi sento disorientato e smarrito - chiue Galli nella sua lettera -. E con me tanti altri fedeli. Per questo mi permetto, e spero di non peccare in tracotanza, di chiedere spiegazioni direttamente a Lei'.