Invecchiare in salute è la grande sfida del futuro, ma in Italia l'aumento della longevità è accompagnato da una crescita allarmante dei casi di tumore in età avanzata. L'incidenza delle neoplasie triplica tra i 55 e gli 84 anni, passando da 750 a 2.200 casi ogni 100mila abitanti.
Ma proprio gli anziani sono spesso esclusi dalla ricerca clinica e dai protocolli terapeutici più avanzati. È questo il quadro tracciato dal 39esimo congresso della Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio), in programma a Modena dal 21 al 23 maggio.
'L'Italia è uno dei Paesi più vecchi del mondo: gli over 80 erano 6,7 milioni nel 1995, oggi sono 12,5 e nel 2050 saranno oltre 5 milioni - avverte il presidente Sigot Lorenzo Palleschi - È urgente investire nella medicina geriatrica e garantire accesso equo alle cure oncologiche anche dopo i 70 anni'. Nonostante rappresentino circa il 42% della popolazione oncologica, infatti, nei trial registrati negli Stati Uniti dalla Fda, solo il 24% dei partecipanti ha più di 70 anni. 'Questa esclusione limita la possibilità di personalizzare le terapie - sottolinea Palleschi - ma gli studi dimostrano che anche gli anziani traggono benefici importanti da cure adeguate'. L'onco-geriatria sarà uno dei temi del congresso, insieme alla prevenzione, alla gestione delle fragilità, alle demenze, alla sarcopenia e alle patologie cardiovascolari. L'obiettivo è promuovere un approccio multidisciplinare centrato sul paziente, che tenga conto della complessità clinica e dei bisogni sociali tipici della terza età. 'In un Paese che invecchia, serve una nuova cultura della cura - spiega Andrea Fabbo, co-presidente del Congresso - Invecchiare attivamente significa intervenire su stile di vita, alimentazione, solitudine, stimolazione cognitiva. Fattori che influenzano anche il rischio di sviluppare tumori'. La medicina geriatrica, conclude è chiamata a 'integrare i marcatori biologici dell'invecchiamento con fattori psicologici e sociali, come stress, isolamento e condizioni economiche'.
Tumori e anziani, dopo i 75 anni triplica il rischio di ammalarsi

L'incidenza delle neoplasie triplica tra i 55 e gli 84 anni, passando da 750 a 2.200 casi ogni 100mila abitanti
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