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Ancora una rissa in viale Gramsci, questa volta con conseguenze gravi per un giovane nordafricano colpito alla testa e al volto da una bottiglia. L'ennesimo fatto di cronaca accaduto davanti al negozio al civico 231, gestito da cittadini africani, più volte al centro negli ultimi 4 anni di gravi fatti di cronaca spesso connessi all'abuso di alcol degli avventori e per il quale lo stesso negozio era già stato sanzionato per somministrazione abusiva. E potrebbe essere stato proprio l'alcool a portare a conseguenze estreme il diverbio tra i due uomini. Prima urla e grida nel corso di un litigio che sembra essere iniziato lungo via Toniolo, a partire dal parco XXII aprile, poi - raccontano alcuni residenti - i due sono venuti alle mani al termine del dell'inseguimento dell'aggressore ma non solo: uno di loro, si è scagliato ripetutamente addosso al suo rivale del momento, colpendola testa con la bottiglia provocandogli lacerazioni e profonde ferite al volto.
Proprio davanti al locale dove frequente la presenza di assembramenti. Forse la vittima sperava di trovare li davanti aiuto. L'uomo perde sangue e poco dopo i sensi. Barcolla e si accascia sulla aiuola davanti al negozio sotto gli occhi sgomenti dei passanti e dei residenti. Non è escluso che nella caduta abbia battuto la testa sul muretto dell'aiuola. A fianco una grande macchia di sangue.
L'aggressore scappa ma in breve viene individuato e fermato dagli agenti della Squadra Volante. Sul posto un poliziotto applica le prime manovre di soccorso in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Questione di due minuti e il soccorso d'emergenza arriva. Il volto dell'uomo colpito, è una maschera di sangue. Anche le mani sembrano ferite forse durante un tentativo di difesa, ma è vivo. Viene stabilizzato sul posto, caricato sulla barella e trasportato verso l'ospedale.
'L’ennesimo grave episodio di sangue avvenuto il giorno di Pasqua davanti al negozio etnico in viale Gramsci 231 è la punta dell’iceberg di una situazione esplosiva. Sono anni che Fratelli d‘Italia sollecita a gran voce la chiusura del negozio etnico (ultima volta neanche un mese fa) ricettacolo di spacciatori e sbandati che stazionano sul viale, consumando illegalmente bevande alcoliche e spacciando 24 ore su 24 - afferma Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli d’Italia -. Oggi l’ultimo grave episodio, iniziato al parco XXII Aprile, divenuto terra della mafia nigeriana, che ha visto il culmine in una rissa con gravi feriti, proprio davanti al negozio più volte segnalato. È chiaro che la zona tutta viva momenti di grande tensione troppe volte, come in questo caso culminano in una possibile, probabile tragedia. Chiediamo nuovamente la chiusura definitiva del negozio oltre che la valutazione di un costante controllo nel parco volto a cambiare drasticamente il volto della zona utilizzando, se necessario, come già viene effettuato per il Novi Sad, l’ausilio dell’esercito così che possa essere costantemente presidiato. Occorre una risposta ferma che i residenti della zona non possono più attendere. Modena non può essere in mano alla criminalità'.
Redazione Pressa
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