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Arrestato dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato di Modena l'autore del tentato stupro e della rapina ai danni della commessa della profumeria Vaccari in largo Garibaldi a Modena, avvenuta il 17 dicembre.
Si tratta di un 34enne nigeriano pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e furti, senza fissa dimora, già oggetto di diversi provvedimenti di allontanamento, irregolare sul territorio italiano.
Dopo avere minacciato con un coltello la commessa 22 enne e razziato profumi per 10.000 euro, l’uomo aveva rinchiuso nello sgabuzzino la donna con la chiara intenzione di stuprarla. La violenza non si era consumata soltanto per l’arrivo di un cliente che aveva suonato alla porta profumeria chiusa. Da qui l’uomo si era dato alla fuga con il bottino, fatto di profumi e contanti razziati dalla cassa.
Fondamentali nelle indagini per risalire all'identità dell'uomo e procedere con l'individuazione e l'arresto il lavoro della polizia scientifica svolto nelle ore immediatamente successive al fatto. 'La vittima dell'aggressione e della rapina è stata molto brava a ricordare e ad indicare agli agenti i punti toccati direttamente dall'uomo nel corso della rapina' - ha affermato il Vicecapo della Squadra Mobile Brunella Marziani nel corso della conferenza stampa sull'arresto convocata in questura alla presenza del Capo di Gabinetto Michele Morra.
'Punti che sono stati esaminati dalla Polizia scientifica e che hanno rivelato impronte e tracce fondamentali per risalire all'uomo'. Incrociate con localizzazioni del cellulare, immagini delle videocamere della zona e testimonianze dirette, l'identità del soggetto è emersa. Elementi che portati sul tavolo del sostituto procuratore Katia Marino, si sono tradotte in un ordine di custodia nei confronti dell'uomo. Pur conscio di avere la polizia addosso, l'aggressore è rimasto in città. Dove gli agenti lo hanno individuato. In viale Martiri della libertà, nelle vicinanze del luogo dell’aggressione. Bloccato, gli agenti si sono recati anche nell’alloggio in cui viveva irregolarmente insieme ad altri connazionali, in via Pancaldi. All’interno la Squadra Mobile ha trovato anche parte della refurtiva. Dovrà rispondere di tentata violenza sessuale, sequestro di persona e rapina.
Redazione Pressa
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