Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Il percorso per l'omologa definitiva del concordato della Piacentini Costruzioni sembra destinato a concludersi con il fallimento dell'impresa stessa, con la perdita di decine e decine di posti di lavoro, con altrettante famiglie senza stipendio, con fornitori (altre imprese e artigiani) anch'essi privati della possibilità di lavorare e di recuperare, nel tempo, i crediti vantati ad oggi nei confronti dell'azienda. In qualità di sindaci dei Comuni nei quali la Piacentini ha la propria sede legale e quella operativa, e pertanto nei quali risiedono molti dei dipendenti, siamo estremamente preoccupati per le gravi ricadute sociali che tale fallimento porterebbe a tante famiglie e alla comunità nel suo complesso'. A intervenire in questi termini sono i sindaci di Palagano e Castelnuovo Rangone Fabio Braglia e Massimo Paradisi.
'Facciamo dunque appello alla responsabilità di tutti affinché già da domani, vista l'imminenza della decisione del tribunale, vengano messi in atto tutti i tentativi possibili, che ci sono, per scongiurare tale fallimento, consentendo la prosecuzione dei lavori in essere e garantendo la continuità aziendale necessaria a lavoratori, fornitori, aziende dell’indotto e rispettive famiglie - continuano Braglia e Paradisi -. Per garantire detta continuità aziendale tanti, tantissimi, creditori si sono espressi a favore nell'apposita adunanza prevista dalla legge, ottimisti sulla ripartenza di una azienda storica e radicata nel territorio: fornitori, erario, enti previdenziali e assistenziali hanno così accettato importanti riduzioni del proprio credito con l'obiettivo di poter continuare a lavorare e garantirsi altresì un parziale rientro del debito accumulato. Chiediamo agli istituti di credito, che dovrebbero essere pilastro fondamentale della nostra economia, di fare altrettanto, garantendo a tutti gli altri attori la possibilità di provare a risollevarsi: è nel dna stesso delle banche sostenere il sistema produttivo, in questo caso tale sostegno è fondamentale, indispensabile, decisivo.
Allo stesso tempo chiediamo agli organi della procedura, commissario giudiziale e giudice delegato in primis, di favorire una soluzione positiva auspicando anche l’iniziativa doverosa degli istituti di credito: il rispetto della legge, dovuto, consente comunque di trovare i percorsi necessari per arrivare ad omologare il concordato della Piacentini, rimandando ai mesi successivi i controlli del rispetto del piano concordatario. Tutte le nostre comunità si aspettano, e chiedono a gran voce, che questo sforzo venga fatto nel primario interesse della collettività'.
Nella foto il sindaco di Palagano Fabio Braglia
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>