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L'inizio è un esposto presentato ai Vigili del Fuoco la primavera scorsa da Antonio Platis ed Emiliano Galavotti papà di due bambini frequentanti la scuola Montessori di via Morandi nella frazione di San Giacomo Roncole, nel Comune di Mirandola, struttura oggetto di un recentissimo intervento di ristrutturazione ed adeguamento sismico. L'esposto evidenziava alcune problematiche riscontrate nella scuola frequentata da una cinquantina di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni. Tra le criticità maggiori c'erano i dubbi sulla tenuta statica delle strutture esterne in cemento armato, sorta di 'tettoie' di agganciamento dei nuovi locali a quelli preesistenti. Poco tempo dopo l'inaugurazione e l'accesso dei bambini, sarebbe stato evidente lo 'spanciamento' della parte centrale delle strutture stesse. Forse dovuto ad un difetto nella realizzazione. Trattandosi di strutture sotto le quali i bambini giocavano era stata chiesta la verifica effettiva della tenuta delle strutture.
Criticità di carattere strutturale alla quale se ne aggiungevano, nell'esposto, altre. Legate alla presenza di materiali da cantiere depositati in locali interni alla scuola, che risultavano conseguentemente per altre funzioni, e capaci di bloccare le vie di fuga. Mancanza di estintori. Oltre alla presenza di una parete mobile a divisoria della zona letto agganciata ad un perno ritenuta, nell'esposto, non in sicurezza.
Problemi denunciati nell'esposto e che hanno generato un sopralluogo tecnico, alla presenza della dirigente, e del tecnico della sicurezza, lo scorso 14 giugno. Sopralluogo che di fatto ha confermato i punti evidenziati nell'esposto e ripresi in una lettera inviata a stretto giro di posta dalla dirigente scolastica al Comune con la richiesta di intervenire prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Riassumento le criticità in 5 punti.
1) verificare la tenuta statica delle strutture esterne in cemento armato di agganciamento dei nuovi locali a quelli preesistenti;
2) sistemare la parete mobile posta a tramezzo dei dormitori;
3) rimuovere il materiale accatastato dalla Ditta che ha eseguito i lavori (scatole, trapani e altro) nei locali interni della scuola;
4) bonificare e allestire lo spazio esterno;
5) consegna dei certificati di collaudo e di conformità alle disposizioni vigenti
Mercoledì scorso i Vigili del Fuoco intervengono per un altro sopralluogo che confermano le problematiche di carattere strutturale. Procedere con una ulteriore verifica statica comporterebbe tempi lunghi, superiori a quelli del 13 settembre, apertura delle scuole. Unica soluzione per rispettare i tempi dell'apertura delle scuole, sarebbe quindi quella di rimuovere le strutture tettoie in cemento. Ed è la linea assunta dal Comune che ha chiesto alla ditta esecutrice di procedere.
Una notizia che soddisfa in parte, senza togliere le preoccupazioni, ai genitori firmatari dell'esposto: 'E' stato confermato che da aprile, mese della riapertura dopo il lockdown e la fine della scuola, 50 bambini hanno frequentato una scuola con deficit evidenti di sicurezza sia funzionale che strutturale. A quanto risulta ad oggi mancherebbero ancora gli estintori'.
g.leo.
Redazione Pressa
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