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'Siamo tre Consiglieri del Comune di San Cesario sul Panaro e ci piacerebbe sapere cosa ne pensa delle foto che alleghiamo. Si tratta del Fiume Panaro, che da il nome al nostro paese, ma viene lasciato in questo stato vergognoso da chi, al contrario, dovrebbe tutelarlo. Le foto sono state scattate questa estate presso lo scarico delle acque reflue del depuratore della ditta “Far Pro Modena Spa” di Spilamberto. Le sembrano normali la schiuma, le chiazze che galleggiano, il fetore insopportabile?' A inviare queste domande all'assessore regionale all'ambiente Paola Gazzolo sono Sabina Piccinini e Ivano Soli (Gruppo Consiliare Lista Civica Nuovo San Cesario) e Mirco Zanoli (Gruppo Consiliare Rinascita Locale)
'Lo scarico della “Far Pro Modena Spa” dovrebbe essere chiuso per essere convogliato nel sistema fognario di Spilamberto. Sta scritto nell’autorizzazione rilasciata alla ditta da Arpae– SAC (Sezione D2.2 dell’Allegato I determinazione dirigenziale n.
391 del 29/10/2012). La fognatura comunale di Via Macchioni (distante qualche centinaio di metri dalla ditta) è realizzata e disponibile da luglio 2015. Eppure il Comune di Spilamberto ci ha recentemente comunicato che non esiste neppure il progetto per l’allacciamento alla fognatura'.
'Possibile che l’inottemperanza ad una prescrizione non comporti alcuna conseguenza sul procedimento autorizzativo? Si legga quanto riportato a pagina 5 dell’autorizzazione: “per quanto riguarda i rapporti falda-fiume a livello del Comune di Spilamberto, si osserva un rapporto diretto tra i due, dove il fiume alimenta la falda acquifera” - continuano i tre nella lettera -. Lei se la sente di escludere che l'acqua scaricata dalla “Far Pro Modena Spa” non si mescoli con quella da cui pescano i pozzi HERA, situati poco più a valle, che alimentano gli acquedotti di San Cesario, di Modena, Castelnuovo e Castelvetro? Le chiediamo di intervenire, quanto prima, affinché la ditta rispetti quanto prescritto nell’autorizzazione e chiuda definitivamente lo scarico in Fiume. Suona sempre bene la “tutela dell’ambiente”, poi però non si riesce a risolvere un problema come questo'.
Redazione Pressa
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