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Anche se l'elenco di politici ed amministratori che negli anni non sospetti, ovvero antecedenti all'inchiesta Angeli e Demoni, profusero elogi al sistema di gestione e ai metodi portati avanti dai servizi sociali della Val d'Enza sui minori (La Pressa ne ha fornito in questi mesi un ampio ventaglio, comprese i patrocini e le introduzioni istituzionali ai convegno condotti da persone e relativi a metodi, poi finiti sotto inchiesta), l'attenzione di queste ore è concentrata sull'attuale sottosegretario alla Presidenza della Regione,Gianmaria Manghi, firmatario di un documento scovato dalla consigliera della Provincia di Reggio Emilia Cristina Fantinati (Terre Reggiane-Forza Italia) che ha depositato nei giorni scorsi un'interrogazione da discutere a palazzo Allende.
L'atto, datato 21 dicembre 2016, e' un comunicato stampa dall'ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria guidata dallo stesso Provincia Giammaria Manghi, allora nel suo ruolo di Presidente della Conferenza sanitaria territoriale in cui si elogiava il modello Bibbiano di tutela dei minori, proponendo di estenderlo a tutto il territorio provinciale.
Un documento nel quale quei metodi venivano definiti un 'salvavita per le piccole vittime' e 'un servizio innovativo da mettere a disposizione di tutta la comunita' reggiana'. Atto sul quale lo stesso Manghi, in serata, ha fornito una prima risposta. Atto sul quale è intervenuta, a stretto giro di 'nota stampa', la candidata leghista alla presidenza della regione Lucia Borgonzoni.
Nel mirino della senatrice del Carroccio, che in un'interrogazione si appella al ministro per la Famiglia Elena Bonetti pretendendo 'un chiarimento'. 'Il presidente Stefano Bonaccini' - chiede la Borgonzoni 'spieghi le parole del suo sottosegretario' perche' 'quelle parole sono gravi'.
'Manghi aveva coscienza di che cosa accadeva realmente in Val d'Enza o semplicemente citava a modello cio' che modello certo non era?', domanda Borgonzoni. 'Si e' poi reso conto dei rischi a cui avrebbe esposto, da amministratore, l'intera comunita' reggiana esportando quel 'modello'?'. E infine: 'Bonaccini era a conoscenza delle parole del suo sottosegretario? Se si', come giudica quelle dichiarazioni e perche' non ha ritenuto di chiarire nel corso della sua audizione in commissione regionale speciale su Bibbiano?'.
Redazione Pressa
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