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'Nel Consiglio Comunale di ieri si è consumata una polemica tra il sottoscritto e il presidente Poggi. La questione era legata ad una mia dichiarazione su Facebook che riguardava il mancato inserimento nell’ordine del giorno della seduta di un’interrogazione urgente che avevo presentato la settimana scorsa sull’emergenza sanitaria legata al Covid 19. Secondo il regolamento vigente è facoltà del consigliere la presentazione di interrogazioni urgenti, la cui risposta deve essere data nella prima seduta consigliare successiva alla Conferenza dei capigruppo (che si è svolta successivamente alla presentazione dell’interrogazione). La discrezionalità può essere soltanto sull’effettivo carattere di urgenza, ma le problematiche sanitarie legate alla comparsa di casi di pazienti trattati per infezione da SARS-CoV-2 negli ospedali del Comune di Modena, ne qualificavano di fatto l’urgenza'.
Così in una nota il consigliere leghista Giovanni Bertoldi interviene sul Consiglio comunale di ieri.
'Nello stesso tempo si è permesso al sindaco di fare una lunga comunicazione (video sopra de La Pressa) senza contraddittorio sull’argomento (discussione che, invece, si è svolta all’interno delle aule parlamentari mercoledì dopo la presentazione dell’informativa del Governo sull’emergenza Coronavirus). Muzzarelli ha fatto il solito comizio pieno di buone intenzioni, i soliti riferimenti al presunto razzismo, alle eccellenze della nostra città, ha fatto i ringraziamenti di rito e ha minacciato di denuncia chi si fosse permesso di fare allarmismo o avesse comunicato dati non avvallati dalle istituzioni. Ha dichiarato di delegare completamente il comando a Roma, quando lui stesso in qualità di massima autorità sanitaria del territorio comunale può adottare anche ordinanze in autonomia. Non ha parlato, invece, delle misure concrete che si intendono adottare: dal punto di vista tecnico il nulla, nonostante possa contare su un grande numero di esperti.
Il mio personale convincimento è che Muzzarelli non volesse rispondere alle domande che ponevo nell’interrogazione, perché probabilmente non era pronto a rispondere - continua Bertoldi -. Chiedevo, infatti, come pensava di recuperare un maggior numero di posti in terapia intensiva, come intendeva suddividere le aree ospedaliere (magari dedicando specifici padiglioni) in aree verdi (accessibili ai non infetti) e in zone rosse (potenzialmente contaminate) e come predisporre i percorsi dei malati sospetti. Dove pensare di mettere i pazienti che manifestano una forma mite di malattia ma che non hanno modo di essere isolati nella loro abitazione dal nucleo familiare lì domiciliato. Quali azioni economiche allo studio per coloro che sono danneggiati da questa emergenza. Come favorire il telelavoro o il virtual learning per gli studenti delle scuole. Chiedevo, inoltre, quali scorte di dispositivi di protezione individuale adatti erano presenti nei nostri ospedali da mettere a disposizione del personale sanitario che è molto esposto e se era prevista una forma di pre-accettazione nei posti di pronto soccorso per evitare pericolose commistioni tra diverse categorie di pazienti, ecc. Ovvio che rispondere a queste domande dell’interrogazione in modo non tempestivo significa annullare lo stesso scopo per le quali sono state scritte. Il deposito di interrogazioni serve proprio a stimolare una discussione costruttiva in Consiglio per portare a scelte politiche che siano nell’interesse di tutta la comunità'.
'La realtà è che la città di Modena sconta la scelta politica sbagliata di Muzzarelli di non avere nominato un assessore alla Salute: ho pertanto il sospetto che il Sindaco abbia cercato di evitare di rispondere su temi che non gli competono e a cui è poco avezzo e abbia fatto pressione sul Presidente del Consiglio Comunale per non calendarizzare a norma di regolamento l’interrogazione. Poggi infatti si è sempre dimostrato, una persona moderata e collaborativa, direi istituzionale, sempre attento a non mostrare atteggiamenti ostili nei confronti della minoranza. Perciò il mio affondo su Facebook è stato doloroso, perché formalmente l’oggetto non poteva che essere chi decide l’iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio, ma era rivolto indirettamente ad altri. Era l’unico modo, per quanto irrituale, che avevo, per potere esprimere il mio disappunto su una vicenda che non doveva passare sotto silenzio - chiude Bertoldi -. Negare un’interrogazione su un argomento così serio, urgente e coinvolgente per tutta la comunità modenese significa volere svuotare la funzione stessa dell’istituzione. L’emergenza sanitaria colpisce tutta la cittadinanza: ricchi, poveri, cittadini di destra e di sinistra, perché il virus SARS-CoV-2 è assolutamente democratico. Perciò le mie critiche non sono contro l’istituzione, ma contro comportamenti, che a parere mio, rischiano di dequalificarla o portarla all’irrilevanza'.