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Investimenti per 132 milioni di euro nel triennio, con 50 milioni di autofinanziamento senza ricorrere a nuovi debiti, per non gravare con gli interessi sulla spesa corrente che, nel 2020, sarà di 240 milioni, pari quindi all’assestato 2019: un aumento di nove milioni rispetto al preventivo dello scorso anno per continuare a garantire tutte le nuove attività, soprattutto nei servizi del welfare e della scuola.
Sono alcune delle principali cifre del bilancio preventivo del Comune di Modena che prevede anche una manovra fiscale con la quale si terrà conto dell’unificazione dei tributi Imu-Tasi in un’unica imposizione (la cosiddetta “nuova Imu”), ma a parità di gettito per il Comune, con il riordino per alcune aliquote, mentre per l’Irpef la rimodulazione delle addizionali consentirà di ottenere 1,8 milioni in più. Invariato lo caglione di reddito più basso, fino a 15 mila euro, e si mantiene la progressività sugli scaglioni superiori. Fatto sta che l'imposta sulle persone fisiche peserà sui cittadini modenesi per 1,8 milioni in più
Le tariffe dei servizi a domanda individuale rimangono bloccate, ma si conferma la riduzione delle rette dei nidi sulla base del provvedimento della Regione, e anche la Tari in questa fase è invariata. Sul personale si prevede il 100 per cento del turn over, compatibilmente con i parametri ministeriali, e l’assunzione degli operatori di Polizia locale selezionati con i contratti di formazione e lavoro.
La proposta di Bilancio previsionale 2020-2022 del Comune di Modena è stata illustrata al Consiglio comunale oggi, giovedì 27 febbraio, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal vice sindaco e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza sottolineando come l’obiettivo sia quello di “dare valore alla città” garantendo i servizi e mettendo in campo investimenti che rappresentano una sfida anticiclica alla crisi economica.
Insieme ai documenti finanziari e al Piano triennale degli investimenti, è stata presentata anche la nota di aggiornamento al Dup che descrive le strategie di governo e gli obiettivi indicando le misure economiche, finanziarie e gestionali necessarie a realizzarli.
L’approvazione del bilancio è prevista per la fine di marzo, mentre ora parte il percorso di approfondimento nelle diverse commissioni consiliari e per la definizione di emendamenti (15 giorni il termine per presentarli) e ordini del giorno che saranno discussi nella seduta in programma probabilmente giovedì 26 marzo.
Migliora la capacità di riscossione dell’ente e si rafforzano gli strumenti per il recupero dell’evasione, anche per garantire maggiore equità.
Gli oneri di urbanizzazione saranno utilizzati esclusivamente per finanziare gli investimenti, diversamente dagli ultimi anni quando una parte era destinata alle manutenzioni in parte corrente, e già con l’approvazione del consuntivo sarà possibile attivare subito circa 4,6 milioni di euro di investimenti utilizzando l’avanzo vincolato, recuperando così i tre mesi di stop dovuti all’esercizio provvisorio.
Gli interventi principali in questa fase saranno relativi alla manutenzione della città: un milione di euro per la sicurezza del verde pubblico e le infrastrutture, 550 mila euro per manutenzioni straordinarie di edifici pubblici (coperture, impianti, pavimenti eccetera), 400 mila euro per la segnaletica e le attrezzature per la sicurezza stradale, 524 mila euro per la manutenzione di marciapiedi, portici, ponti e l’abbattimento di barriere architettoniche. Altri interventi riguardano la mobilità, con 300 mila euro per la messa in sicurezza di tratti di piste ciclabili e 92 mila euro per il percorso ciclopedonale di collegamento tra San Donnino e San Cesario, mentre oltre 100 mila euro saranno destinati agli interventi previsti per l’avvio dell’attività del gattile entro l’anno, con i lavori da terminare e i nuovi arredi, anche per l’ambulatorio. Grazie ai fondi dell’eredità Gandini, inoltre, sarà possibile dare il via a una serie di interventi alla Biblioteca Delfini: dai lavori alla Torre libraria e alle attrezzature informatiche (74 mila euro) alla sostituzione di fonti illuminanti e alla riqualificazione del cortile del Nespolo (quasi 100 mila euro), fino a interventi per la sicurezza (46 mila euro) e per gli arredi (12 mila euro).