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Il 15 ottobre 1940. All'inizio della II guerra mondiale, esce nelle sale 'Il grande dittatore', un film di satira sociale sul regime nazista, attore protagonista Charlie Chaplin. Il film è censurato in tutta Europa, persino in Inghilterra dove si teme che possa far peggiorare i rapporti con la Germania hitleriana.
Nel film sono presenti degli elementi con espliciti riferimenti alla persecuzione antisemita. Chaplin ha colto perfettamente gli stereotipi della rappresentazione del potere; non usa solo la parodia per esorcizzare l'incubo del nazismo ma pronuncia con ardore parole di denuncia e di lotta ai soprusi. Più che in qualunque trovata comica, Chaplin, nel film è riuscito ad affermare la verità - soffocata dal fascismo - attraverso la caricatura di personaggi reali.
Una volta finita la guerra, quando cominciarono a essere svelate le crudeli verità del nazismo, Chaplin dichiarò: 'Se avessi saputo com'era spaventosa la realtà dei campi di concentramento, non avrei potuto fare 'Il grande dittatore'; non avrei trovato niente da ridere nella follia omicida del nazisti'.
Redazione Pressa
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