1) Una utilitaria deve “percorrere” 6.300.000 (sei milioni trecento mila) di km al giorno per avere le stesse emissioni di CO2 dell’inceneritore.
2) 210.000 auto devono percorrere 10.000 km anno per avere le stesse emissioni di CO2 all’anno dell’inceneritore.
3) 210.000 auto devono percorrere circa 30 km al giorno per avere le stesse emissioni di CO2 al giorno dell’inceneritore.
4) l’inceneritore emette circa 1 tonnellata di CO2 per ogni tonnellata di rifiuti bruciati.
5) l’auto emette circa 1 tonnellata di CO2 per ogni 400 kg di combustibile bruciato. Abbiamo fatto questa tabella di conversione CO2 inceneritore/auto per poter comparare le emissioni dell’inceneritore con le emissioni da traffico nel Comune di Modena.
Qui sotto un estratto: A Modena, quindi, entrano ed escono circa 75.000 auto al giorno, supponiamo con percorrenza di circa 50 km (25 andata e 25 ritorno) Modena-Sassuolo per esempio.
Sono 75.000 auto x 50 km = 3.750.000 (tre milioni settecento cinquanta mila) km al giorno di una singola auto.
L’inceneritore (come singola fonte) in un giorno, come sopra citato, inquina per quasi il doppio : 6.300.000 km.
Naturalmente ci sono altre componenti del traffico, ad esempio quello solo intra-comunale oppure i mezzi pesanti o ancora le effettive emissioni delle auto che non sono tutte utilitarie, ecc.
Per cui limitare l’uso dell’inceneritore e ridurre i rifiuti da bruciare del 40-45% significa eliminare tutte le emissioni di CO2 equivalenti al traffico pendolare quotidiano da e per Modena.
In termini di riduzione della CO2 sarebbe uno splendido risultato, superiore alle più rosee aspettative del PUMS. Ottenibile in tempi brevi, senza dover costruire infrastrutture, quindi a costo zero per il comune. Per ottenere tale riduzione occorre solo volontà e coerenza.
I percorsi iniziati verso una mobilità sostenibile e una raccolta differenziata spinta vanno portati avanti con la massima velocità e decisone possibile per salvaguardare le risorse del pianeta, per rispetto alle generazioni future e per la salute. Avendo la consapevolezza che ognuno deve fare la sua parte, amministratori compresi.
Fare politiche di riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata spinta, tariffa puntuale e contestualmente fare accordi con la Regione per una limitazione dei rifiuti in ingresso all’inceneritore, come hanno già fatto Parma e Forlì, sarebbe un bel segnale ai cittadini di coerenza e sincronia di intenti ambientali tra chi amministra e chi è amministrato.
Questo ci aspettiamo da chi uscirà vincente alle
Comitato Modena Salute e Ambiente