E così Re Elkann usa il giornale nato per la sinistra come una clava classista
Alain Elkann dipinge un quadretto surreale di un suo viaggio in prima classe. Quello che si staglia davanti ai suoi occhi nobili e avvezzi al bello e alla cultura alta (mica fumetti e musica pop per intenderci) è intollerabile. E il racconto finisce per essere un boomerang