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Rilanciare il PD sia come partito, sia come fulcro di una coalizione di centro sinistra che vuole continuare ad essere forza di governo, a livello nazionale e locale, in vista delle prossime elezioni politiche del 2018 e delle amministrative del 2019, con orgoglio di quanto si è fatto ma con la consapevolezza che il PD non può dare per scontata nessuna vittoria. Tanto più a Modena. Dopo la sconfitta al referendum, la scissione nel partito con la fuoriuscita di eletti e di iscritti confluiti nell'MDP, e le ultime elezioni dove sono crollate le roccaforti di Pavullo, Finale Emilia, Vignola e Novi di Modena la vittoria negli altri comuni della provincia è tutt'altro che scontata, Modena compresa. Nel 2014, per la prima volta il capoluogo ha visto la coalizione di centro sinistra a sostegno del candidato PD Giancarlo Muzzarelli, sostenuto da una coalizione di centro sinistra, andare al ballottaggio.
'Non ho mai creduto all'autosufficienza del PD - afferma Bortolamasi che come candidato unico si appresta ad iniziare, con la formalizzazione dell'assemblea cittadina del prossimo 8 novembre, il suo mandato quadriennale da segretario - ma oggi più di ieri non possiamo permetterci di dare vittorie per scontate. In nessun comune'
Da qui la volontà di ripartire da valori e da temi comuni al centro sinistra (urbanistica, sicurezza, welfare..), 'rispetto ai quali il PD e l'amministrazione guidata da Giancarlo Muzzarelli hanno governato bene. Nell'affrontare il dibattito interno e verso l'esterno - afferma Bortolomasi - dobbiamo anche avere e trasmettere l'orgoglio di un'azione di governo che a livello nazionale dal 2013 ha rimesso in carreggiata un Paese, sui temi dell'economia e del lavoro.
Sul piano modenese massima apertura ad art. 1 MDP e, a livello di consiglio comunale, Per Me Modena.
Di fatto 'ancora alleati su un programma condiviso e in una prospettiva di unità e di responsabilità che è l'unica via per battere la peggior e pericolosa destra europea, che anche a Modena ha visto sfilare Forza Nuova, e una destra a trazione leghista, e un movimento 5 stelle che anche a Modena è solido e che per certi temi si avvicina a posizioni di centro destra'.
Una prospettiva, quella tracciata da Bortolomasi, che in questo senso suona un pò come un 'serrare le fila' per evitare il disastro elettorale che in una provincia e in un comune come Modena, da sempre governato dallo stesso monocolore, aprirebbe a scenari difficili da immaginare. Da qui la necessità di porre attenzione ed apertura ai movimenti civici portatori di interessi trasversali che su temi da sempre cari alla sinistra e al PD come l'ambiente, l'urbanistica, lo sviluppo sostenibile ed il welfare non hanno più il PD come principale punto di riferimento politico.
Nella foto La Pressa, Andrea Bortolamasi durante la conferenza stampa presso la sede provinciale del PD di via Rainusso