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'La predisposizione di quanto necessario (ed umanamente e materialmente possibile) per garantire la tutela sanitaria di quanti saranno presenti a Modena il primo di luglio per assistere al concerto di Vasco Rossi (ricordo che sono attese fra 220.000 e 240.000 persone) ed al tempo stesso alla cittadinanza residente a Modena sta da mesi impegnando il personale delle Aziende sanitarie modenesi. Per l'Azienda Usl di Modena un lavoro di grande responsabilità. Faremo il massimo ma non nascondo che il timore di non poter controllare tutto o il rischio di non aver pensato a tutti ci attanaglia. Però faremo il nostro massimo'. A parlare in questi termini è Massimo Annicchiarico, direttore generale Ausl.
Parole che danno il senso, ancora una volta, di quanto la scelta di concedere un'area a 300 metri dal centro storico di Modena per un evento da 220mila persone sia assurda e completamente senza senso per persone sane di mente.
Un intero sistema sanitario messo per mesi sotto stress dalla gestione di un concerto. E con la paura - umanamente comprensibile e apprezzabile per la sincerità con cui viene espressa dal direttore Ausl - di non farcela. E il quotidiano servizio di assistenza sarà offerto comunque? Così come la sicurezza nel resto della città e provincia, con le forze dell'ordine concentrate solo al parco Ferrari, sarà garantita?
Questo quanto afferma Annicchiarico. Alla faccia dell'ottimismo sfrenato e dell'entusiasmo per il record di presenze del sindaco Giancarlo Muzzarelli.
Ma l'evento deve svolgersi. E la speranza resta sempre la stessa: che Vasco trascini in fondo al mare qualsiasi cosa. Perchè la follia non si gestisce. Poi si può sperare nella follia. Ma questo è un altro tema.
Leo
Giuseppe Leonelli
Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato .. Continua >>