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'In queste settimane si è parlato e scritto tanto sull'accordo Aimag Spa e Gruppo Hera che sta dando vita a una nuova realtà di partnership industriale tra le due multiutility. Di fatto, e sono i fatti che contano, con questa operazione il Gruppo Hera passa da una partecipazione in Aimag del 25% al 41% e i Soci pubblici abbasseranno la loro partecipazione dal 65% al 51%, legalmente ancora pubblica ma di fatto privata. Infatti il nuovo Cda sarà composto di otto membri, quattro di emanazione dei comuni (compreso il Presidente) e quattro di emanazione Hera (compreso l’Amministratore Delegato) ovvero in caso di parità nella votazione di una qualsiasi delibera, si ripeterà la votazione e se l’esito fosse ancora il medesimo la maggioranza ricadrà dalla parte dove avrà votato l’Amministratore Delegato, questa è la democrazia pubblica del più forte, complimenti'.
Così in una nota i consiglieri di opposizione Andrea Setti e Valeria Palazzo bocciano l'accordo che porta Aimag nelle braccia di Hera.
'La privatizzazione avanza inesorabilmente di fatto, tutto il resto sono favole, retorica. Il mito del Gruppo Hera spa che ci ha salvati è utile per tenere alto il morale della truppa (la cittadinanza), l'unica che di fatto non è stata citata, chiamata in causa. I cittadini avranno delle agevolazioni da questo accordo? No, così ha detto a nostra esplicita domanda il Direttore Generale di Aimag Spa. Cittadini che, proprio lo scorso mese (e parliamo dei Campogallianesi adesso, ma non solo) si sono visti aumentare le tariffe Irpef di due punti percentuali (dallo 0,6 allo 0,8%), aumento dovuto proprio a una gestione poco prudenziale di Aimag spa degli ultimi 10 anni almeno. Dunque questo scotto lo stanno pagando e lo pagheranno i cittadini! Come è stata comunicata questa notizia a noi consiglieri? E' stata sottolineata la partnership con un gruppo privato che porterà dividendi (difficilmente del tenore di prima) ma non tariffe più basse dei servizi. E non abbassando le tariffe non daranno respiro alle famiglie in un momento di inflazione come questo. Decisamente no, non sono stati neanche menzionati i cittadini. Aimag inoltre gestirà la rete idrica modenese entrando in una nuova Newco con tutti gli annessi e connessi, quindi di fatto sarà molto probabile che negli anni i cittadini stessi, pagheranno anche la sistemazione della rete idrica di Modena che si sa non si trova in situazione idilliaca. Andrà tutto bene, sarà tutto bello e vissero per sempre felici e contenti? Noi lo lasciamo raccontare ai libri di favole. Fa specie poi vedere che da entrambi gli schieramenti politici maggioritari ci sia addirittura la corsa a prendersi i meriti di questa operazione - chiudono Setti e Palazzo -. Noi invece stiamo dicendo da anni che Aimag deve rimanere davvero pubblica e vorremmo sapere come mai da azienda solida sia diventata bisognosa di finanziamenti altrui. Cosa è successo? Di chi la responsabilità? Quando questo argomento verrà portato al tavolo del Consiglio del nostro Comune diremo la nostra sicuramente e speriamo almeno questa volta non da soli, come purtroppo quasi sempre succede nella nostra piccola realtà. Ci auguriamo, anche se al momento pare un'utopia, che le varie maggioranze inizino davvero a mettere al centro delle decisioni i cittadini, coloro che noi tutti dobbiamo tutelare, usando innanzi tutto il buon senso del padre di famiglia, quello che per ora pare perso per strada dalle forze politiche di maggioranza e sostituito da retorica, aumenti di tasse corroborati da tante belle parole “resilienti” come va di moda dire in questo periodo'.
Redazione Pressa
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