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Carenza di manodopera che porta molte aziende ad assumere 'chiunque', scarsa o nulla formazione dei lavoratori, spesso autonomi, parcellizzazione delle aziende, sempre più micro, e moltiplicazione dei subappalti dove spesso le garanzie sulla sicurezza si perdono. Elementi che aumentano esponenzialmente il rischio nel mondo del lavoro attuale. Soprattutto in edilizia dove si registra la moltiplicazione dei cantieri legati al 110%, ma la tendenza al rialzo è in tutti i comparti. I dati lo confermano: da gennaio ad agosto 2022 in provincia di Modena si registra un aumento del 15,4% di infortuni sul territorio provinciale. Si passa da 8.666 infortuni denunciati al 31.8.2021 ai 10.004 denunciati al 31.8.2022. Aumentano in maniera significativa gli infortuni nei settori trasporto e magazzinaggio (+10.2%), nel settore delle costruzioni (+5.9%), metalmeccanico (+6.6%), sanità (+9.6%). Aumentano maggiormente gli infortuni tra le lavoratrici: il 34.5% contro il 32.
2% dello stesso periodo dello scorso anno, mentre diminuiscono gli infortuni tra i lavoratori maschi da 67.8% a 65.5%.
Dati e considerazioni al centro dell'incontro avuto questa mattina a Modena tra 40 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls+Rlst) di Cgil Cisl Uil nell’Attivo convocato la mattina (ore 9.30-13) presso la Scuola Edile di via dei Tipografi 24.
Nel video le dichiarazioni dei Respnsabili Territoriali della sicurezza dei lavoratori di CGIL e Cisl Mauro Bretta e Francesco Corrado
L’assemblea di oggi è stata convocata in preparazione della manifestazione nazionale unitaria di sabato prossimo 22 ottobre in piazza Santi Apostoli a Roma dove prenderanno la parola i segretari nazionali Luigi Sbarra (Cisl), Pierpaolo Bombadieri (Uil) e Maurizio Landini (Cgil).
Nel 2022, denunciano i sindacati, sono stati 600 i morti a livello nazionale, 400.
000 gli infortuni e 77% di irregolarità riscontrate nelle aziende, secondo i dati forniti dall’Inail. Per le tre Confederazioni “non sono solo numeri, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i loro diritti”, per questo invitano tutte e tutti a mobilitarsi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Cgil Cisl Uil chiedono che sia data piena applicazione alle normative sulla sicurezza garantendo formazione e addestramento per tutte le lavoratrici e i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, prima di adibire alla mansione. Serve anche la formazione per i datori di lavoro come requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa.
Si devono rafforzare i controlli nelle da parte degli organi di vigilanza – Inl, Asl, Inail, Inps – in termini di qualità, quantità e frequenza, e realizzare tra gli organi preposti un vero coordinamento che garantisca confronto e collaborazione concreta e permanente con il coinvolgimento delle parti sociali.
Cgil Cisl Uil chiedono la garanzia, anche attraverso l’azione ispettiva, di attuare la sicurezza attraverso la contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale per estendere a tutte e tutti le lavoratrici e i lavoratori le tutele in tema di salute e sicurezza.
E’ fondamentale che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici per un’educazione al rispetto del valore della vita umana sin da studenti.
Redazione Pressa
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