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Nel 2024 la cassa integrazione ha registrato un aumento esponenziale in Emilia-Romagna, con un incremento del 54,7% rispetto all'anno precedente. L'Osservatorio INPS ha rilevato oltre 60,5 milioni di ore autorizzate di Cig (Cigo - Cigs – Cigd), rispetto ai 39 milioni del 2023, rappresentando i dati più alti dalla fine dell'emergenza pandemica.
In particolare, la provincia di Modena ha visto un significativo aumento delle ore di Cig, con un totale di 13.153.810 ore autorizzate nel 2024, rispetto alle 8.626.282 ore del 2023, segnando una crescita del 52,5%.
L'incremento delle ore di cassa integrazione ha colpito duramente le piccole imprese, l'artigianato, i settori TAC (tessile, abbigliamento, calzature), meccanica e automotive, e l'industria alimentare. La Cgil Emilia Romagna ha espresso grave preoccupazione per la mancanza di risposte concrete da parte del Governo, evidenziando il rischio per i settori strategici della manifattura regionale.
I dati territoriali indicano un incremento preoccupante anche in altre province:
Bologna: 13.704.300 ore, +71,8% rispetto al 2023
Reggio Emilia: 11.663.827 ore, +136,3% rispetto al 2023
Rimini: 6.430.859 ore, +61,9% rispetto al 2023
A livello settoriale, le attività meccaniche e metalmeccaniche, pelli e cuoio, e l'industria alimentare hanno registrato aumenti significativi. Le ore di cassa integrazione per le attività meccaniche sono passate a 39.641.142 ore nel 2024, con un incremento del 106,4% rispetto all'anno precedente.
Massimo Bussandri, segretario generale Cgil Emilia Romagna, sottolinea come 'il contesto internazionale, la crisi della manifattura tedesca e il rallentamento dell’economia italiana stiano mettendo a dura prova il sistema manifatturiero. L'urgenza di politiche industriali e ammortizzatori sociali in deroga è fondamentale per evitare una desertificazione industriale. Continueremo a combattere per la difesa dell'occupazione e del sistema produttivo regionale, sollecitando il Governo a fornire risposte concrete e immediate per sostenere i settori in crisi'.
Per ripartire bisogna non perdere neanche un minuto, la sfida che ci attende non è da poco, servono investimenti giusti su transizione ecologica e rivoluzione tecnologica, e tutelare i posti di lavoro come definito dal Patto per il lavoro e il clima'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>