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'Caro Elkann, che caduta di stile la sua visita alla Maserati...'

'Caro Elkann, che caduta di stile la sua visita alla Maserati...'

Così la Cgil di Modena in una lettera aperta al presidente di Stellantis, in visita ieri a Modena


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'Carissimo John Philip Jacob Elkann, le scriviamo perchè abbiamo appreso dai social e dai media che nella giornata di ieri 4 dicembre ci ha fatto l’onore di iniziare da Modena, dal cuore storico di Maserati, il tour degli stabilimenti in Italia'. Così la Fiom Cgil di Modena in una lettera aperta al presidente di Stellantis, in visita ieri a Modena.
'Se l’obiettivo, come leggiamo, era stare più vicino ai dipendenti, di incontrarne di persona il maggior numero temiamo che abbia ricevuto informazioni sbagliate. Sì sbagliate, perché il silenzio, l’ordine, che ha trovato in Maserati non erano solo dovuti alla cura quotidiana del bene aziendale e alle nuove e silenziose tecnologie. Il silenzio che regna nello stabilimento di via Ciro Menotti a Modena è quello di uno stabilimento che ha visto il suo ultimo giorno di produzione per il 2024, il 22 novembre scorso. E se ne riparlerà a febbraio'.
'Leggiamo che ha incontrato tutti i dipendenti, anche su questo è stato hanno informato male: se ha visto persone che indossavano la divisa aziendale o erano scelti o erano controfigure perché quelli veri sono in cassa integrazione da mesi e hanno visto ora la tredicesima proporzionale al tempo lavorato, meno di 60 giorni in un anno.
Leggiamo che ha voluto “ringraziare personalmente” tutte le colleghe e i colleghi che con il loro lavoro continueranno a raggiungere importanti risultati per Maserati. E qui o è una “caduta di stile” o prepara i lavoratori e le lavoratrici all’abbandono della produzione, perché non sappiamo chi ha ringraziato, ma sicuramente all’attenzione delle maestranze non sono arrivati inviti'.
'Lei è arrivato così senza avvertire nessuno… A sorpresa. Temeva forse che le lavoratrici ed i lavoratori volessero ricambiare il saluto come già fatto con la visita dell’ ex Ad Tavares? Le lavoratrici ed i lavoratori di Maserati chiedono solo di lavorare, chiedono certezze per un futuro produttivo, chiedono un piano industriale e nuovi modelli, chiedono un’integrazione subito alla cassa integrazione perché non arrivano alla fine del mese. Non vogliono essere ringraziati vogliono lavorare tutti i giorni ed essere pagati per il loro lavoro. Chiedono troppo?'
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