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Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti lunedì sera sarà a Castelnuovo Rangone per partecipare a un convegno, organizzato dal Circolo del Pd, sul distretto delle carni. Al convegno parteciperanno anche il minstro paracadutato a Modena Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’imprenditore Giuseppe Villani e Luigi Giove, segretario generale della Cgil Emilia-Romagna.
Una iniziativa, quella del Pd, subito contestata da Liberi e Uguali.
Il ministro Poletti alla vigilia delle elezioni prova a rifarsi una verginità' - scrive il candidato LeU Diego Capponi.
'Sono un operaio addetto, da oltre 35 anni, nella lavorazione delle carni nel distretto di Castelnuovo ed ho seguito, come delegato sindacale, l’intera vertenza Castelfrigo - affema Capponi -. Con stupore e sdegno ho appreso dell’iniziativa del PD dal titolo “Distretto delle carni: per un nuovo modello di sviluppo” a cui partecipano anche il candidato-ministro De Vincenti e, soprattutto, il ministro del lavoro Giuliano Poletti.
Sono stupito perché, dopo decenni di silenzio, ci si accorge del distretto delle carni. E se ne parla perché un gruppo di lavoratori stranieri, sfruttati all’inverosimile, ha alzato la testa e rifiutato il caporalato. Un sistema basato su false cooperative, lontane da ogni principio di mutualità, che sottopongono i lavoratori ad orari e ritmi di lavoro massacranti. Cooperative dedite all’evasione fiscale e contributiva. Il mio sdegno nasce dal ricordo di dieci anni fa, quando a noi che denunciavamo questo tipo di cooperazione degenerata, Poletti, allora presidente di Legacoop rispose: “La Cgil ha una visione distorta e non veritiera del mondo cooperativo”. Oggi Poletti, che è autore di provvedimenti devastanti come il Job’s act e la cancellazione dell’articolo 18, ha anche il coraggio di presentarsi a pontificare sui “modelli di sviluppo”.
Proprio lui, Poletti che, depenalizzando l’intermediazione fraudolenta di manodopera, ha agevolato di fatto quelle cooperative! E ci sarà anche l’altro ministro, quel De Vincenti, che, paracadutato a Sassuolo, non sa nulla del territorio. Come se non bastasse parlerà la Cisl, che ha firmato un accordo segreto con Castelfrigo per escludere chi ha scioperato e salvare chi “sposa il progetto dell’azienda”. Tutta gente mai vista davanti ai cancelli della Castelfrigo a portare solidarietà ai lavoratori. Personaggi che sulla questione erano equidistanti tra chi violava la legge e chi rivendicava i propri diritti. Costoro si presentano come portatori di soluzioni di giustizia. Come credere a personaggi che da anni conoscono il problema ma hanno assunto provvedimenti che sono una concausa del sistema illegale di oggi? - chiude Capponi -. Quale credibilità ha chi si sveglia a una settimana dalle elezioni? Quando è troppo è troppo'.