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Continua a far discutere a Vignola il progetto di realizzazione della nuova Coop. In città si è formato un comitato per dire no al piano di Alleanza 3.0.
'Che ne sia consapevole o no, l’effetto di questo progetto sarà una ristrutturazione della rete commerciale vignolese. Una recente analisi di Mediobanca (marzo 2022) sulla Grande Distribuzione Organizzata dice che Coop fa 6.000 euro di vendite annue per mq di superficie. L’incremento della superficie di vendita da 2.550 a 4.000 mq si traduce dunque in un incremento delle vendite di 8-9 milioni di euro su base annua. E poiché l’aumento dell’offerta commerciale non determina la crescita dei consumi questo significa che il resto della rete commerciale perderà ogni anno 8-9 milioni di euro, ovvero perderà pezzi, negozi, addetti. Di fronte a questa obiezione l’amministrazione comunale non è stata in grado di dire nulla - ha dichiarato tra le altre cose il Comitato -.
E’ vero che il nuovo accordo genererà oltre 3 milioni di euro di benefit per le casse dell’amministrazione comunale tra oneri di urbanizzazione, contributi straordinari, messa a disposizione di spazi per il sociale e il volontariato. Ma non si presenti Coop come se fosse un ente filantropico e queste risorse come se fosse beneficenza. Non è così. Coop sa fare e fa i propri interessi. A fronte di 8-9 milioni di euro di ricavi aggiuntivi ogni anno, mette a disposizione dell’amministrazione 3 milioni di euro una tantum. Quei soldi, in ultima istanza, li paga la città. Li paga il resto della rete commerciale'.
La replica
Parole di fronte alle quali oggi è arrivata la replica di Coop.
'Il Comitato No nuova Coop Vignola fa riferimento ad uno studio di Mediobanca dal quale risulta che la redditività per metro quadro di Coop è calcolabile in circa 6 mila euro di vendite annue per mq di superficie.
Lo studio citato è sì edito a marzo del 2022 ma il dato citato è del 2020, anno con dinamiche molto articolate, poiché segnato profondamente dalla pandemia da Covid-19; inoltre è riferitoall’insegna Coop considerata nel suo complesso e non nelle sue specificità territoriali. Calcolare in modo acritico – moltiplicando la metratura della nuova Coop con un dato medio a consuntivo – quello che dovrebbe essere l’aumento di fatturato per Coop non tiene conto di quelle che sono le reali dinamiche di vendita, sulle quali influiscono molti fattori. Se bastasse aumentare la metratura per aumentare i ricavi probabilmente tutte le difficoltà del Commercio troverebbero facile soluzione. Nel caso specifico le stime più ottimistiche prevedono un incremento delle vendite della nuova Coop intorno ai 2-3 milioni di euro, vale a dire meno della metà di quanto dichiarato dal Comitato - sostiene Alleanza 3.0 -. Il Comitato sostiene poi che il progetto cementificherebbe oltre 20 mila metri quadri di terreno ora agricolo; in realtà l’immobile previsto nel suo complesso, compreso lo spazio che sarà utilizzato dal Comune, è di 7 mila metri quadri. La Cooperativa vuole ricordare che il nuovo supermercato Coop sarà dotato di soluzioni innovative vocate alla sostenibilità, dai pannelli fotovoltaici all’utilizzo di rivestimenti fotoattivi capaci di depurare l’aria in modo equivalente ad un bosco di decine di alberi. Per quanto concerne infine l’affermazione per cui la Cooperativa farebbe i propri interessi, è bene ricordare a tutti che gli unici interessi che la Cooperativa persegue sono quelli degli oltre 2 milioni di suoi soci, di cui 7.800 residenti a Vignola, e dei quasi 12 mila soci che fanno la loro spesa nell’attuale negozio. L’agire di Coop Alleanza 3.0 è improntato all’idea di sviluppo armonico, di solidarietà, vicinanza alla Comunità e al territorio vignolesi anche con le attività che la Cooperativa realizza e sostiene insieme alle associazioni e alle istituzioni. Non va dimenticato, inoltre, anche il contributo economico della presenza di Coop sul territorio: sono oltre 300 le aziende agricole vignolesi che conferiscono i loro prodotti in Coop, e a queste si aggiungono aziende industriali e di servizio per un fatturato complessivo di oltre 22 milioni di euro. Siamo un’impresa che anche in tempo di crisi vuole investire per accrescere la produttività del processo distributivo (problema strutturale dell’intero Paese) e tutelare l’occupazione'.
Redazione Pressa
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