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Nel distretto della lavorazione delle carni modenese dilaga uno sfruttamento contrario anche ai principi di Fico, dalla 'cultura dell'alta qualita'' alla 'produzione di valori'. Il coro 'basta schiavi-basta caporali-basta false cooperative' risuona questa mattina all'ingresso della Fabbrica italiana contadina a Bologna. I protagonisti sono i lavoratori della Castelfrigo, l'azienda di Castelnuovo Rangone legata alla manodopera delle coop spurie, che da oltre 20 giorni stanno lottando instancabili in vista di altri 127 licenziamenti.
Parlando di 'sistema deviato che fa della corsa al ribasso, sui diritti e sulla qualita', la sua matrice caratteristica', la Flai-Cgil incassa le parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti proprio a Fico ieri ('Avanti coi controlli degli ispettori', e' la linea di Poletti) e insiste: 'Chiediamo a chi celebra Fico di salvaguardare le eccellenze dei nostri prodotti alimentari attraverso la salvaguardia del lavoro lungo tutta la filiera produttiva, comprese le aziende di sub fornitura come la Castelfrigo, e le azienda appaltatrici e subappaltatrici'.
La cinquantina di lavoratori (cinesi, albanesi e africani) coinvolta, armata di fischietti e magliette, ha esposto anche uno striscione all'ingresso di Fico con lo slogan 'No diritti uguale no qualita'', fra l'altro sventolando qua e la' le cartelle di Equitalia (da 40.000 euro e oltre) che chiedono conto agli stessi soci-lavoratori dei mancati versamenti nelle buste paga a cura delle cooperative spurie in questi anni.
Danno manforte il segretario generale della Filt-Cgil Alessandro Rocchi e la segretaria nazionale della stessa categoria Giulia Guida: 'Chiediamo piu' trasparenza nel sistema, lo stop alla terziarizzazione e agli appalti al massimo ribasso, affidamenti diretti solo a soggetti seri che riconoscano il lavoro dipendente e applichino condizioni dignitose nello svolgimento delle mansioni richieste'. Sostengono i due dirigenti nazionali della Filt-Cgil 'Uno strumento indispensabile in situazioni gravi come quella della Castelfrigo e' il contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni, in fase di faticoso rinnovo, che deve abbracciare tutta la filiera, comprese la realta' delle cooperative. Alla Castelfrigo serve il ritiro dei licenziamenti e devono esserci le condizioni per riprendere il confronto sindacale. E' inoltre indispensabile- sottolineano ancora Rocchi e Guida- che tutti i soggetti istituzionali e imprenditoriali compiano ogni sforzo'.
Redazione Pressa
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