Il Comitato acqua pubblica esulta: 'Evviva Aimag è ancora nostra'

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'Nel documento faticosamente concordato nei giorni scorsi dai sindaci soci di Aimag, non vi è traccia di fusione, incorporazione o vendita negli indirizzi futuri dell’Azienda. Chi ci conosce sa che riteniamo questo risultato un grande beneficio per la collettività che ne usufruisce per la gestione dei servizi essenziali. Noi ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati per ottenerlo'. Così in una nota il Comitato Acqua Pubblica.

'Ci permettiamo di far notare che il passo avanti compiuto non sarebbe stato possibile senza il referendum dello scorso 10 settembre, necessario a far emergere una questione che da troppo tempo stava viaggiando sommersa nelle stanze della politica, oltre che in direzione molto diversa.

Ora che la faccenda è diventata di dominio pubblico, grazie soprattutto agli oltre 14mila cittadini-eroi che sono andati a votare ad un referendum semi-clandestino su un argomento non semplice, vorremmo che non venisse sepolta di nuovo. Sarebbe bene perciò che il sindaco spiegasse pubblicamente, ai tanti cittadini che si sono attivati, cosa vuol dire quel documento scritto in modo allusivo e semi-incomprensibile. Per carità, siamo d'accordissimo su un'Aimag indipendente e intraprendente. Ma non ci è chiaro perché bisogna fare una holding per fare le stesse cose che i sindaci fanno già. Non ci è chiaro neanche perchè, proprio in un momento delicato come questo, l'Azienda debba restare senza il proprio Direttore Generale. Ci è chiaro invece che anche i sindaci si sono accorti che, dopo otto anni di compartecipazione, le “possibili sinergie industriali con il socio Hera” sono ancora “da approfondire”, come abbiamo sempre detto. Festeggiamo sì, ma continueremo a vigilare. Ringraziamo ancora una volta tutti quelli che hanno contribuito a raggiungere l'obiettivo del Referendum e chiediamo loro un ultimo sacrificio per aiutarci a coprire le spese sostenute nella campagna referendaria'.