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Non sono bastate, e c'era da aspettarselo, cinque ore di acceso confronto ristretto tra rappresentanti delle cooperative di lavoratori in appalto ad Italpizza, Evologica e Cofamo, con i rappresentanti sindacali delle sigle di CGIL, Cisl e UIL per trovare la quadra definitiva sulla risposta da dare alla proposta di modifica contrattuale avanzata da Italpizza. Una proposta ancora per buona parte non svelata ma riguardante, quasi certamente, una forte apertura (impensabile fino a qualche mese fa), rispetto all'applicazione del contratto nazionale alimentaristi per una parte, parrebbe ristretta, di lavoratori. Ed è così che alle ore 20 i delegati sindacali e delle cooperative così come il Consigliere delegato Andrea Bondioli (che dopo avere illustrato in 15 minuti la proposta al piano terra della sede di Legacoop in via Fabriani, è salito ai piani alti), tutti i soggetti chiamati in causa nella riunione hanno dovuto lasciare l'edificio per la chiusura serale.
Ma a quel punto alcuni punti fermi, da porre nero su bianco alla dirigenza aziendale, c'erano. Formulati in una sorta di controposta, frutto di fatto di una spunta sui punti che della proposta avanzata dall'azienda,sarebbero da discutere o da approfondire. Spunta che è stata fatta arrivare al Consigliere delegato Italpizza Andrea Bondioli, e che esprime la posizione, sembrerebbe unanime, dei sindacati. Proposta che nella mattinata di oggi prenderà forma - confermano le stesse fonti sindacali - in una nota congiunta. In vista della data alla quale il tavolo è stato riaggiornato: il prossimo 16 luglio. Insomma, il tavolo ha retto, o meglio non si è spaccato, e la possibilità di arrivare ad una soluzione nel complesso rebus di modifiche sul piano dei contratti che devono trovare d'accordo sindacati, cooperative e rispettive centrali, c'è ed è sempre più concreta - fanno intendere alcuni sindacalisti che riusciamo ad intercettare nel corso delle fugaci pause caffè o sigaretta.
Trovare un accordo sull'applicazione del contratto nazionale, e su regole contrattuali capaci contestualmente di disinnescare la protesta Si cobas (esclusi dal tavolo), costituirebbe un punto importante in vista della prossima discussione, anche in consiglio comunale, del progetto di ampliamento della stabilimento di San Donnino.
Gi.Ga
Redazione Pressa
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