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Manifattura e Quadrifoglio spa, la storia di un fallimento colossale e il maxi debito con Bper

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Bper vanta oggi un credito da 41,2 milioni con la società Quadrifoglio Modena spa su un valore complessivo del comparto stimato in 'appena' 29 milioni.?Nessun rimborso è stato effettuato nel corso del 2016 vista la disastrosa situazione di Bilancio della spa e il piano di ammortamento è congelato. Ma la Manifattura era un luogo-simbolo per Muzzarelli


Manifattura e Quadrifoglio spa, la storia di un fallimento colossale e il maxi debito con Bper
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Questa è la storia del fallimento di uno dei più importanti investimenti immobiliari modenesi. Una storia che coinvolge lo Stato (attraverso la Cassa Depositi e Prestiti), le principali cooperative del territorio riunite in Ciminiera spa (costituita da Ccc, Cdc, Cmb, Cme, Cesa, Rigenti e Seam detenuta al 49% da Costruzioni generali due), il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, lo studio del commercialista delle coop Domenico Livio Trombone (consulente di Ciminiera), il noto uomo CCC, coinvolto in molteplici inchieste, Omer Degli Esposti (ad della società) e la prima banca del territorio (Bper) che vanta oggi un maxi credito da oltre 41 milioni di euro su un valore complessivo del comparto (da ultima perizia datata 31.10.2016 a cura della società Protos)  pari 'appena' a 29 milioni.

Parliamo della storia della Quadrifoglio Modena spa e del comparto modenese della Manifattura Tabacchi, luogo simbolo della campagna elettorale di Muzzarelli.

 Un progetto che, nelle intenzioni, interessava circa 14.000 metri quadrati destinati a residenze, oltre 2.000 metri destinati a uffici, circa 1000 metri destinati a centro commerciale e altri 4.000 metri ad attività commerciali.

I numeri del fallimento e i debiti

E' nell'ultimo verbale dell'assemblea straordinaria, tenutasi il 31.05.2017 a Treviso presso il notaio Talice, che emerge la gravità della situazione tanto che il presidente ha chiesto di deliberare il ricorso al concordato preventivo per evitare il fallimento in seguito a diversi decreti ingiuntivi di pagamento ricevuti.  Il liquidatore della Quadrifoglio Modena spa, Callegaro Paolo, ha evidenziato come la società 'attraversi una fase finanziaria ed economica particolarmente difficoltosa' ed abbia ricevuto tre decreti ingiuntivi rispettivamente due da Costruzioni Generali Due Srl (ATI) per 882.421 euro e 7.568.808 euro oltre ad interessi e spese legali, e da parte di Biolchini Costruzioni Srl per 12.928 euro, sempre senza considerare interessi e spese legali.

E così proprio su istanza della Biolchini Costruzioni Srl, è stato aperto il 20 giugno scorso, presso il Tribunale di Roma, il procedimento per la dichiarazione di fallimento.

Al 2015 i debiti verso i soci finanziatori ammontavano a 574mila euro, 40 milioni e 269mila euro verso le banche, 650mila euro di acconti, 10 milioni e 746mila euro verso i fornitori (inclusa la Ati che ha ristrutturato il complesso) e 3 milioni e 274mila euro verso i soci (2,4 milioni verso Cdp per service amministrativo e 853mila euro verso Ciminiera per project management), per un debito complessivo pari a 55 milioni e 638mila euro. Significativo come il consulente di Ciminiera sia il commercialista delle coop Domenico Livio Trombone, l'uomo vicinissimo a Muzzarelli chiamato a risanare anche Cna e presidente della CCC targata Degli Esposti (oltre che titolare di una quarantina di incarichi in tutta Italia). Nomi che si ripetono come mantra. Sempre gli stessi, in contesti apparentemente lontanissimi.

La situazione patrimoniale ed economica della Quadrifoglio Modena spa al 31 ottobre 2016 regista una perdita di 1.556.764 euro che sommata a quelle degli esercizi precedenti pari a 38.276.740 (per gli anni 2013 e 2104) genera una perdita complessiva, al netto delle riserve (pari a 12.230.000 euro), al 31.12.2016 di 27.603.504 euro. Tale perdita quindi, essendo superiore al terzo del caitale sociale (3.600.000 euro) è tale da fare ricorrere le condizioni di fallimento previste dall'art. 2447 del Codice Civile. 

Il rapporto con Bper

Bper come detto vanta oggi un maxi credito da oltre 41 milioni euro con la società Quadrifoglio Modena spa su un valore complessivo del comparto stimato in 'appena' 29 milioni. Nessun rimborso è stato effettuato nel corso del 2016 vista la disastrosa situazione di bilancio della spa e il piano di ammortamento che doveva partire nell'esercizio 2015 è congelato.

Il contratto di finanziamento erogato il  28 dicembre 2010 era infatti pari a 44 milioni di euro e al 31 ottobre 2016 l'esposizione in linea capitale con Bper della Quadrifoglio Modena è ancora di 41,2 milioni. Sono quindi proseguite le interlocuzioni con la banca (Bper in qualità di agente del pool finanziatore) per individuare un accordo per la ristrutturazione  del debito, ma ad oggi Bper è costretta a mantenersi il maxi buco.

Il rapporto col Comune e col sindaco

Va ricordato come Muzzarelli abbia usato gli spazi della Manifattura per la sua campagna elettorale alle primarie contro la Maletti (lo slogan stesso era la Manifattura delle idee), campagna che venne in parte finanziata da alcuni dei soggetti che partecipano a Quadrifoglio spa. Si tratta di Cmb (che diede a Muzzarelli 7500 euro) e Consorzio stabile modenese (che stanziò 5mila euro), consorzio che ha tra i suoi soci Costruzioni Generali Due.

Come noto Muzzarelli stesso, una volta divenuto sindaco, ha poi preso in affitto con soldi pubblici per 6 anni, a 300mila euro più Iva uno spazio nella stessa Manifattura per fare non meglio specificate ‘mostre’ (stranota quella fallimentare in termini economici targata Mazzoli-Bottura-Milazzo costata 550mila euro e che ne incassò 37mila).

Giuseppe Leonelli


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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