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La notizia è stata pubblicata l'11 gennaio di quest'anno sul Portale creditori (qui): la ditta modenese Granulati Donnini spa, colosso nel mondo delle attività estrattive e della lavorazione degli inerti, è in liquidazione giudiziale e il 4 maggio a Modena si terrà l'udienza creditori per esame dello stato passivo con curatore il dottor Andrea Pivetti.
Parliamo di una azienda importantissima per il territorio modenese, con frantoi a Marzaglia, San Damaso, San Cesario, Spilamberto e Prignano: il patron Giorgio Donnini era scomparso nel 2019.
Sul caso interviene il consigliere di Rinascita locale a San Cesario, Mirko Zanoli, con una interrogazione urgente appena protocollata.
'La liquidazione giudiziale è la procedura che sostituisce il fallimento ed è finalizzata a liquidare il patrimonio dell’imprenditore insolvente, ripartendo il ricavato in favore dei creditori sulla base della graduazione dei loro crediti - ricorda Zanoli nella interrogazione -.
Poichè tale azienda ha operato per decenni sul nostro territorio nel settore delle attività estrattive e che tali attività estrattive hanno avuto ripercussioni fortemente impattanti sul nostro territorio, la comunità sancesarese ha accumulato il diritto ad avere come parziale, e a nostro avviso insufficiente, risarcimento una serie di opere compensative. Chiediamo quindi al sindaco Francesco Zuffi se le opere compensative concordate con l’azienda Granulati Donnini spa siano o meno coperte da fidejussione bancaria a tutela degli interessi dei cittadini sancesaresi e quali sono e a quanto ammonta il valore di tali opere compensative'.
Ma non solo. Zanoli chiede di sapere 'cosa ne sarà dei frantoi esistenti lungo il fiume Panaro e di quelli in progetto come il mega frantoio del polo 9 ad Altolà, stesso dicasi rispetto alle escavazioni, sia in essere che per quelle future, come ad esempio cava Ghiarella'.
E ancora il consigliere chiede 'da quanti anni i frantoi lungo il fiume sarebbero dovuti essere smantellati, se e quante deroghe sono state concesse in tal senso e chi si farà adesso carico del loro eventuale smantellamento e bonifica e se l’amministrazione finalmente cesserà di auspicare a tutti i costi l’utilizzo dell’acqua del bacino irriguo di Altolà per alimentare il futuro mega frantoio, concedendo finalmente il lago ai legittimi proprietari, i cittadini di San Cesario'.
'Il Comune di San Cesario vanta crediti non riscossi verso la Granulati Donnini spa? - chiude Zanoli -. In caso di risposta affermativa è iscritto alla procedura di liquidazione?'
Redazione Pressa
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