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'Ad oggi per addette e addetti alle mense e pulizie scolastiche, terminata la copertura dell’ammortizzatore con causale emergenza Covid19 agli inizi di giugno, la situazione è drammatica: senza reddito da 3 mesi, a causa dell’indisponibilità della quasi totalità delle imprese ad anticipare l’assegno ordinario, vittime di un grave ritardo nell’erogazione dell’anticipo da parte dell’INPS, a causa della lentezza nella compilazione del modello SR41 da parte delle imprese stesse, con contratti che prevedono la sospensione estiva e con l'unico orizzonte di una grande incertezza sulla riapertura delle scuole a settembre'. E' quanto evidenziato questa mattina, in un sit-in davanti alla Prefettura di Modena, da alcune decine di lavoratori rappresentati dai sindacati di categoria Filcams/Cgil Fisascat/Cisl e Uiltucs Uil-Uiltrasporti. Nell'ordine Laura Petrillo segretario Filcams/Cgil, Carmine Bovienzo, segretario Uiltucs/Uil e Alessandro Martignetti della segreteria Fisascat Cisl Emilia Romagna.
La preoccupazione tra i lavoratori è palpabile.
'Non è dato sapere, se le attività di mensa e pulizie riprenderanno a pieno ritmo contestualmente alla riapertura delle scuole, dal momento che ben poco è noto circa le modalità di ripresa delle lezioni.
Per questi lavoratori, nella quasi totalità donne, si profilano dunque mesi senza alcuna retribuzione, senza ammortizzatori, senza la possibilità di ricercare una attività temporanea per gli effetti della crisi in atto, un periodo di completa incertezza rispetto alla ripresa dell’attività scolastica.
'Con la mobilitazione di oggi anche a Modena - affermano i rappresentanti sindacali - queste lavoratrici chiedono l’attenzione che il lavoro che svolgono merita, con un valore sociale importantissimo spesso sottovalutato ed invisibile, chiamando in causa sia le imprese affinché attivino il FIS ordinario, per poter avere una minima copertura economica nei mesi a venire, sia le istituzioni, con incontri urgenti già richiesti a livello nazionale ad ANCI e Conferenza Regioni, al fine di individuare soluzioni che possano garantire continuità occupazionale ed economica a tutti coloro che svolgono attività in appalto nelle varie istituzioni scolastiche'
Redazione Pressa
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