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Il primo posto tra gli Atenei generalisti italiani, quelli con piu' di 1.000 laureati, grazie a un 10% di disoccupati, non di piu', a un anno dalla laurea magistrale. Contro il 20,5% nazionale, il 17,3% dell'Alma Mater di Bologna, il 15,3% dell'universita' di Parma, il 13,5% dell'universita' di Ferrara.
È l'ultimo traguardo conquistato da Unimore, l'Universita' di Modena e Reggio Emilia che, forte dei dati Censis di ieri che la piazzano quarta tra i 'grandi Atenei', quelli con oltre 20.000 studenti, continua a sfornare nuove performance. Lo segnala il rapporto Alma Laurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani (sondate 71 Universita' tra le 74 ad oggi aderenti al consorzio).
L'indagine ha preso in esame 620.000 laureati di primo e secondo livello, di cui 6.750 dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia. Ebbene, per quanto riguarda i 1.
832 laureati triennali Unimore (2015) intervistati (l'80,3% dei laureati di quell'anno) il tasso di disoccupazione e' al 12,7%, 10 punti sotto il dato nazionale (22,3%), e questo porta l'Unimore ad arrivare quarta nella classifica di riferimento (Ferrara 17,3%; Bologna 17,2%, Parma 18,5%). Il tasso di occupazione e' del 54,6%, migliore della media nazionale ferma al 42,6%: in Emilia-Romagna seguono Ferrara con il 50,7%, Bologna col 45,5% e Parma col 45,3%. In particolare, il 32% degli occupati di Modena-Reggio puo' contare su un impiego alle dipendenze a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti), mentre il 12% svolge un'attivita' autonoma effettiva (liberi professionisti, lavoratori in proprio, imprenditori). Lo stipendio? È in media di 1.102 euro netti al mese (si va dai 674 euro di Scienze Chimiche e Geologiche ai 1.422 euro di Comunicazione ed Economia) contro i 948 a livello nazionale, e anche in questo caso nessuno in Emilia-Romagna fa meglio.