Un incontro difficile in una situazione molto delicata”. Così l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, al termine del confronto sulla crisi dell’azienda Goldoni di Migliarina di Carpi (Mo), svoltosi questa mattina in videoconferenza. Presenti, oltre all’assessore, il presidente cinese di Goldoni e Arbos, i sindaci di Carpi e di Rio Saliceto, una rappresentanza di Confindustria Emilia Centrale, una rappresentanza delle Rsu aziendali e delle organizzazioni sindacali Fiom e Fim, il commissario della procedura, i consulenti di Deloitte e Denton.
L’incontro del Tavolo di salvaguardia occupazionale convocato dalla Regione per l’azienda carpigiana si è concluso con la richiesta, da parte dell’assessore Colla, della presenza della proprietà cinese del gruppo Lovol Arbos Group alla prossima convocazione del tavolo.
“Vogliamo conoscere che tipo di garanzie, a partire da quelle industriali e occupazionali, verranno formalizzate– ha spiegato l’assessore- rispetto alla procedura concordataria, la cui presentazione al Tribunale di Modena è prevista per il prossimo 14 settembre”
'Le rappresentanze sindacali e le Istituzioni - ha fatto sapere la CGIL al termine dell'incontro - hanno fortemente incalzato la proprietà cinese di Arbos Group, di cui fa parte la Goldoni, a sua volta parte del colosso Lovol Arbos Group, chiedendo il rispetto di quanto annunciato dalla stessa proprietà ne precedenti incontri, ovvero, la presentazione di un piano industriale legato ad un concordato in continuità.
In attesa degli sviluppi sulle richieste avanzate dalle Istituzioni e dalle Organizzazioni Sindacali alla proprietà cinese, nella giornata di domani, 2 settembre, si svolgeranno le assemblee in azienda per decidere con le lavoratrici ed ai lavoratori come affrontare la prosecuzione della vertenza'