I Finanzieri di Bologna hanno individuato e disarticolato uno strutturato sistema evasivo realizzato da 3 imprenditori cinesi operanti nelle province di Bologna e Firenze che, avvalendosi di svariati “prestanome” e del contributo qualificato di professionisti bolognesi hanno amministrato di fatto 7 imprese, riconducibili al noto fenomeno delle partite IVA “apri e chiudi”. E’ stato accertato che tali imprese, nel corso degli anni, hanno commesso plurimi reati tributari e di riciclaggio, realizzando un profitto quantificabile in circa 14 milioni di euro.
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