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Potrebbe essere l’autore di almeno 4 rapine messe a segno con violenza negli ultimi mesi. Ieri ha aggredito e rapinato della collana una donna di 65 anni che stava rincasando. nel suo appartamento in via Guido Fassi. In carcere dal maggio 2018 per rapina, dallo scorso novembre godeva di un permesso per lavorare fuori dal carcere il 26 enne pakistano arrestato dai Carabinieri.
Dalla 6,45 della mattina alle 15,30 avrebbe dovuto lavorare come magazziniere a Carpi, in virtù di un del regime di semilibertà concesso dal magistrato di sorveglienza del carcere di Modena dove si trovava rinchiudo dal maggio 2018 a seguito di una lunga serie di rapine commesse dal 2012 ad oggi. L’ultima, ieri, ai danni di una donna carpigiana di 65 anni. Nell’orario concesso al di fuori dal carcere in cui avrebbe dovuto lavorare.
Ieri pomeriggio l’uomo, 26 enne pakistano nota una donna che da sola a piedi sta entrando nel portone di casa in via Guido Fassi in centro a Carpi. La avvicina con la scusa della richiesta di una informazione (le chiede dove si trova uno studio legale), ma avuto la sua attenzione la spinge nell’androne la immobilizza e la aggredisce. Le mette una mano davanti alla bocca per soffocare la richiesta di aiuto e con l'altra le strappa la collana d'oro. La donna reagisce, lo morde ad una mano, entrambi cadono a terra ma l’uomo riesce ad impossessarsi della della collana e fugge.
Pur scossa dall'evento chiama subito i Carabinieri di Carpi ai quali nonostante la concitazione del momento, riesce a descrivere alcuni particolari sia fisici sia dell’abbigliamento dell’uomo, compresi anche alcuni tatuaggi sulle dita della mano, che saranno fondamentali per il riconoscimento dell'aggressore da parte dei Carabinieri che subito attivano le indagini sul territorio.
Grazie all'intuito di uno dei militari a bordo di una gazzella, l'uomo viene riconosciuto all'interno di un autobus che sta transitando sulla tangenziale di Carpi. Pelle scura ed uno zaino simile a quello che la donna ha descritto. I Carabinieri bloccano l'autobus ed intimano all'autista di non aprire le porte. L'uomo prova a disfarsi della collana gettandola sotto ad un sedile. Tentativo vano. Il prezioso viene recuperato e lui arrestato. Non oppone particolare resistenza. I militari lo portano in Caserma e forniti gli elementi alla procura lo portano in carcere dove rimarrà senza possibilità di uscire, anche solo per andare a lavorare. La revoca del regime di semilibertà di cui godeva è più che probabile, anche perché gli indizi raccolti dai Carabinieri posti al vaglio della Procura lo identificano anche come presunto autore di altre tre recenti rapine commesse con le stesse modalità a Carpi, nelle ultime settimane, nei confronti di altrettante donne. Sempre di mezza età o anziane, sole. Target preferito dal rapinatore. Colpi messi a segno nel centro di Carpi il 20 novembre, il 17 e 18 dicembre e, l’ultima in ordine di tempo, ieri in via Guido Fassi. Che ha portato al nuovo arresto.
I particolari dell'operazione sono stati resi noti questa mattina in conferenza stampa dal Comandante della compagnia dei Carabinieri di Carpi Alessandro Iacovelli
Redazione Pressa
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