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La polizia ha arrestato un uomo di 34 anni per resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione e lesioni personali aggravate.
Alle 2.15 della notte tra domenica e lunedì scorso è scattata la ricerca di un’autovettura che stava percorrendo in contromano la tangenziale Pirandello. In particolare, il mezzo era stato segnalato all’altezza dell’uscita 12 di Campogalliano sulla carreggiata in direzione Milano, muovendosi verso Bologna.
Una volta intercettato il veicolo, nonostante gli operatori avessero segnalato con i dispositivi luminosi la loro presenza al fine di richiamare l’attenzione del conducente questi, anziché arrestare la marcia, ha puntato il mezzo contro la Volante, tentando di impattarla frontalmente. Giunto all’uscita 4 di via Dalton, il veicolo si è immesso nuovamente in tangenziale in senso di marcia corretto.
Ne è nato un inseguimento, cui hanno concorso anche le altre Volanti e più tardi due Gazzelle dei Carabinieri, durante il quale l’autista ha effettuato una serie di manovre pericolose, percorrendo strade anche in contromano, ad alta velocità, per una trentina di chilometri, incurante dei semafori rossi e dei tentativi di sbarramento predisposti dalle Forze di Polizia: da via Vignolese a Via Emilia Est, ancora da via Nuova Estense fino a via Trento Trieste, per poi immettersi su via Ciro Menotti, strada Albareto ed imboccare strada Dotta lungo un percorso sterrato fino a Cavo Argine.
Qui il veicolo ha invertito il senso di marcia speronando l’autovettura di servizio, che lo stavo “marcando” stretto e i due occupanti sono scappati a piedi tra i campi, nell’oscurità della notte.
Un operatore è riuscito a raggiungere e fermarne uno, risultato essere un 34enne, residente nel bolognese, che, al fine di guadagnarsi la fuga, ha opposto resistenza e colpito con un calcio ad un ginocchio l’operatore, prima di essere definitivamente bloccato.
L’auto utilizzata per la fuga è risultata provento di furto consumato poco prima presso un autolavaggio. Sono tuttora in corso indagini anche con il concorso di personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, al fine di risalire all’identità del complice.
Redazione Pressa
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