Articoli La Nera

Maltrattamenti in famiglia, tre casi a Pasqua nella bassa

Maltrattamenti in famiglia, tre casi a Pasqua nella bassa

Due uomini marocchini ed un tunisino denunciati ed allontanati da mogli e figli, ora affidati a strutture protette. Drammatica escalation a San Felice e Finale E.


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a APP LA PRESSA

Sono tre in una sola giornata, tutte residenti nella 'bassa' modenese, le persone straniere denunciate per violenza e maltrattamenti in famiglia ai danni di mogli e compagne. Con percosse e violenze perpetrate in due casi, davanti ai figli minori. A San Felice sul Panaro i Carabinieri hanno bloccato un 35enne marocchino accusato di maltrattamenti che duravano dal 2015. La moglie, in questo caso, ha avuto la forza di denunciarlo soltanto ora che l'uomo è partito per la Francia suo paese di origine, raccontando di ripetuti e continuati episodi di violenza nei suoi confronti. In questo caso la coppia non ha figli.

Con figli minori obbligati dai fatti ad assistere alle percosse perpetrate ai danni della moglie 34 enne, la coppia di coniugi marocchini, residente sempre a San Felice Sul Panaro. Dove i Carabinieri, intervenuti il giorno di pasquetta richiamati dall'ennesima lite in cui l'uomo, 46enne marocchino, aveva alzato le mani, hanno ricostruito una storia di maltrattamenti che duravano da anni. I due figli minori e la donna sono stati affidati ad una struttura protetta.

Terzo caso di denuncia per maltrattamento in famiglia a Finale Emilia, dove un 46enne marocchino è stato bloccato dai Carabinieri a seguito di percosse perpetrate nei confronti della moglie davanti al figlio minore

 

 

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati