La notizia è arrivata dal procuratore capo di Modena Luca Masini, dopo la mezzanotte, e riguarda il fermo di un 27enne ed un 29enne nigeriani, residenti a Reggio Emilia, come la vittima, entrambi con permesso di soggiorno regolare dopo avere ottenuto rispettivamente la protezione speciale e la protezione sussidiaria.
Sono ritenuti i responsabili dell'uccisione, a colpi di coltello, del loro connazionale Friday Endurance, 30 anni, richiedente asilo. Colpito con numerosi fendenti al collo e alla schiena domenica sera, intorno alle ore 18, in corso Vittorio Emanuele a Modena.
La vittima, con almeno due profonde ferite, era stata soccorso sul posto dal servizio 118 e trasferito in codice rosso all'ospedale di Baggiovara dove poco dopo è morto. L'attività di indagine immediatamente messa in campo dalla Questura di Modena ed in particolare della Squadra Volante e della Squadra Mobile coordinate dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica, ha consentito di acquisire in poco più di 24 ore di ininterrotte indagini, fonti di prova integranti in grado di fornire un quadro indiziario nei confronti dei due fermati. In particolare - fa sapere la Procura - sono stati acquisiti decisive dichiarazioni rese da persone informate sui fatti che hanno assistito all'omicildio e alla fuga dei due indagati, nonché immagini nitide delle telecamere del circuito di sorveglianza sia pubblico che privato e che hanno filmato i due indagati fuggire subito dopo l'omicidio. Trovata in possesso di uno dei due fermati, è stata sequestrata l'arma del delitto.
Delitto di Corso Vittorio: fermati due giovani nigeriani, godevano della protezione speciale

Di 27 e 29 anni, sono ritenuti i responsabili dell'uccisione, a colpi di coltello, del connazionale 30enne Friday Endurance, richiedente asilo. Per la Procura gravi indizi raccolti a loro carico. Trovata anche l'arma del delitto
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