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Spacciatore non potrà più entrare nel negozio che usava come 'base': è il primo caso

Spacciatore non potrà più entrare nel negozio che usava come 'base': è il primo caso

Si tratta per la Divisione Polizia Anticrimine della Questura, diretta da Maria Laura Barbera,? del primo caso di applicazione della misura prevista dal Decreto legge di febbraio


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Il questore di Modena ha vietato per due anni ad un cittadino extracomunitario di accedere nell’esercizio pubblico innanzi al quale era solito spacciare sostanze stupefacenti e di stazionare nella zone adiacenti.

Si tratta per la Divisione Polizia Anticrimine della Questura, diretta da Maria Laura Barbera,  del primo caso di applicazione della misura prevista dall’art. 13 del Decreto Legge 20.2.2017 n. 14 (disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città) nei confronti di chi – sussistendo ragioni di sicurezza - è condannato con sentenza definitiva per vendita o cessione di sostanze stupefacenti all’interno o nelle immediate vicinanze di locali o pubblici esercizi.

P.E. 36 anni nigeriano, domiciliato a Parma, è stato arrestato il 3 agosto dello scorso anno dalla Squadra Mobile di Modena per spaccio di eroina e cocaina nelle adiacenze di un negozio etnico di via Crispi la cui attività fu immediatamente sospesa per quindici giorni. Condannato per tale reato a due anni di reclusione con sentenza divenuta esecutiva lo scorso aprile, P.E. non potrà per un biennio accedere all’interno dell’anzidetto esercizio né stazionare in via Crispi, via Nicolò l’Abate, via Mazzoni, piazza Dante nonché nei locali interni ed esterni della stazione ferroviaria di Modena.

Il destinatario del provvedimento annovera in passato altre due condanne per reati in materia di stupefacenti nel novembre 2012 e luglio 2013.

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