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Carpi ricorda il martire partigiano Sandro Cabassi, Lazzaretti assente

Carpi ricorda il martire partigiano Sandro Cabassi, Lazzaretti assente

Sandro Cabassi, medaglia d’argento al Valor militare, conferita alla memoria, si unì alla Resistenza nel marzo del 1944. Morì fucilato. Nella nota della società nessun cenno al passato partigiano di Cabassi


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'A cento anni dalla nascita, la città di Carpi ricorda Sandro Cabassi giovane studente e partigiano, Medaglia d’argento al Valor militare. Per amore della libertà morì a diciannove anni, testimoniando con la vita il coraggio di una generazione'. È questo il testo della targa in onore di Sandro Cabassi, partigiano, fucilato dai fascisti a 19 anni nel 1944, posta all’ingresso principale dello stadio che porta il suo nome e scoperta questa mattina, venerdì 12 settembre, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo centesimo compleanno. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Carpi Riccardo Righi e l’assessore allo Sport Mariella Lugli, presente anche una rappresentanza del Carpi calcio, con alcuni giocatori. Assente il presidente Claudio Lazzaretti, presente il direttore Enrico Bonzanini.'Oggi, a cent’anni dalla nascita di Sandro Cabassi, una nutrita delegazione dell’AC Carpi, composta da rappresentanti della Dirigenza e della Prima Squadra, ha portato i saluti del Presidente Lazzaretti e preso parte alla cerimonia commemorativa svoltasi presso l'ingresso principale storico dello Stadio Cabassi - scrive la società senza alcun riferimento al valore partigiano della figura di Cabassi - Al culmine della celebrazione, è stata scoperta - dal sindaco di Carpi Righi e dal Capitano dell'AC Carpi Cortesi, una targa in memoria di Sandro Cabassi, giovane studente carpigiano morto a soli 19 anni.
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L'Ac Carpi ringrazia sentitamente per l’invito e per aver potuto prendere parte a un momento di così profondo significato per la città. La figura di Cabassi rimane parte della nostra città non solamente attraverso i libri o i monumenti, ma anche tramite la nostra Casa, simbolo di sport, vibrante passione e senso d'appartenenza'.Sandro Cabassi, medaglia d’argento al Valor militare, conferita alla memoria, si unì alla Resistenza nel marzo del 1944, fuggendo da casa e, a Modena, fu tra i fondatori del Fronte della Gioventù in quella che diventerà la Prima zona partigiana.
Fermato a Modena il 22 ottobre 1944, in via Paolucci nei pressi del Cimitero di San Cataldo, in un controllo casuale. Nonostante i documenti in regola, fu portato in Accademia, dove aveva sede l’Ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana dove rimase quattro giorni. La mattina del 26 ottobre fu ricondotto sul luogo dell’arresto e fucilato. La sua personalità si impose al punto che il plotone di esecuzione si rifiutò di sparare e la condanna dovette essere eseguita personalmente dal comandante.
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