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A ottobre il Policlinico di Modena, insieme a Rock no War, ha lanciato la campagna di raccolta fondi Tutti insieme per la sala operatoria del futuro con l’obiettivo di realizzare all’Ospedale civile di Baggiovara la Sala Ibrida della Provincia di Modena. Oggi, a sei mesi dal lancio della campagna, sono stati raccolti 620.000 euro, grazie a numerose iniziative e alla collaborazione di tutti. L’obiettivo della campagna è raggiungere il 1 milione di euro necessario ad acquistare l’angiografo digitale. Perché questo sogno diventi realtà, quindi, mancano ancora 380.000 euro. Il Policlinico ha disegnato la road map dei lavori edilizi e di impiantistica che cominceranno il 21 luglio per concludersi il 27 agosto 2018.
Se tanto è stato fatto, la strada è ancora lunga: per questo motivo sono numerose le iniziative previste nei prossimi mesi per sostenere la campagna. Tra queste spiccano l’avvio di Calamitiamo? il supporto della grande distribuzione e l’impegno di molti testimonial che hanno deciso di sostenere la campagna.
Tra loro, Maurizio Cheli e Orietta Berti, due storie diverse, unite dal progetto Sala Ibrida.
“Quando sei mesi fa abbiamo lanciato l’iniziativa non potevamo sapere quale sarebbe stata la adesione della comunità. – ha commentato Ivan Trenti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – Oggi, dopo circa sei mesi, siamo qui per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato sodo per questa campagna che ha davvero unito le anime migliori del nostro territorio: associazioni, professionisti, mondo industriale, cittadini. In tanti hanno raccolto il nostro invito con entusiasmo. Per questo è indispensabile fare insieme il punto della situazione e prendere un impegno pubblico per la realizzazione completa del progetto. Riteniamo importante ufficializzare oggi la “road map” dei lavori per dare a tutti quelli che si stanno impegnando e che si impegneranno la concretezza di quello che stiamo facendo.
”
La Sala Ibrida è una Sala operatoria ad alta tecnologia, dove sono presenti diverse apparecchiature radiologiche tra le quali un angiografo di grande potenza. È un ambiente chirurgico, quindi sterile, un unico ambiente dove si può effettuare una diagnosi immediata e, contemporaneamente, senza spostare il paziente, si possono eseguire le procedure chirurgiche. Questo consente di agire con più precisione e sicurezza per il paziente, perché l’intervento chirurgico può essere adattato all’evolversi del quadro clinico, controllando il risultato in tempo reale.