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Bonaccini stacca anche la sua coalizione: vittoria netta 51 a 43

Bonaccini stacca anche la sua coalizione: vittoria netta 51 a 43
Bonaccini stacca anche la sua coalizione: vittoria netta 51 a 43
Bonaccini stacca anche la sua coalizione: vittoria netta 51 a 43

Stacco di otto punti dall'avversaria Borgonzoni, di cui cinque dovuti a voti personali. Centro destra (48,1) e centro-sinistra (45,4), distanti solo 3 punti. Boom Lega ma il PD torna primo partito. Sparisce Forza Italia (2,5%), crollo M5S


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Una vittoria inequivocabile, netta, personale. Per Stefano Bonaccini. Perché degli otto punti di distacco che segnano il suo trionfo, con il 51,41%, sulla principale avversaria Lucia Borgonzoni (ferma al 43,65%), ben 5 sono dovuti al suo valore aggiunto, dato sia dal voto disgiunto sia dai voti dati direttamente al governatore uscente. Se si considerano infatti i voti delle coalizioni di centro-sinistra e centro-destra, la vittoria della prima sulla seconda è meno netta: 48,1% del csx rispetto al 45,4% del cdx


La vittoria piena, di fatto, è di Stefano Bonaccini. Soprattutto sua. Penalizzata dallo stesso voto disgiunto e diretto che ha premiato Bonaccini, la candidata Lucia Borgonzoni, che perde due punti percentuali rispetto ai voti ottenuti dalla coalizione di centro destra a suo sostegno. Tradotto, Bonaccini ha portato un valore aggiunto netto alla coalizione, perché è stato scelto anche da elettori che hanno votato altre liste diverse da quelle della coalizione, mentre la Borgonzoni ne ha fatti perdere alla sua coalizione.

Bonaccini dunque, come previsto, asfalta la corsa di Salvini, se consideriamo quella corsa orientata alla vittoria, nonostante l'ottima affermazione del carroccio che fagocita di fatto, con il suo 31,9%, l'opposizione, svuotando, insieme al buon risultato di Fratelli d'Italia (8,6%), anche il bacino
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di Forza Italia, ridotta ad uno 2,5% che non le permette di fare eleggere nemmeno un candidato, almeno in provincia di Modena
Il candidato del Movimento 5 stelle si ferma al 3,7%, ma anche per lei paga, in negativo, il voto disgiunto che lo porta a registrare meno voti dalla sua lista, al 4,7%

Le coalizioni ed il PD torna primo partito

Nel centro-sinistra, il PD torna ad essere il primo partito (dopo il superamento della Lega alle elezioni europee: il partito di Zingaretti in regione è al 34,68% contro una Lega al 31,9%

Affermazione forse sotto le aspettative, della lista Bonaccini Presidente, al 5,77%, così come per Emilia Romagna Coraggiosa, al 3,76%. Sempre nella coalizione di centro-sinistra Europa Verse è all'1,95%, + Europa all'1,53 e Volt Emilia-Romagna allo 0,43

Nel centro-destra la Lega, come detto, è al 31,97%, seguita da Fratelli d'Italia (8,60%), Forza Italia (2,56%), Lista Borgonzoni Presidente (1,73%), ed il Popolo della Famiglia-Cambiamo allo 0,29%

Liste (e candidati presidente) autonome 

Si è detto del candidato del M5S Simone Benini al 3,47%. Il suo risultato è seguito, a distanza, da quello di Domenico Battaglia rappresentante della Lista 3V, con lo 0,47%.
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Laura Bergamini di Rifondazione Comunista si ferma allo 0,44%, Marta Collot, candidata di Potere al Popolo non va oltre lo 0,30%, davanti a Stefano Lugli, che a livello regionale non riesce ad andare oltre allo 0,26%

 








I voti (regione) ai partiti ed alla coalizione di centro-sinistra a sostegno di Stefano Bonaccini






I voti (regione) ai parriti ed alla coalizione di centro-destra a sostegno di Lucia Borgonzoni





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