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“Sotto la propaganda pseudoambientalista dell'amministrazione comunale, si nasconde una realtà desolante. Non bisogna essere degli esperti arboricoltori per accorgersi del pessimo stato di salute e di abbandono in cui versa il bosco di Vaciglio. Con l'arrivo della primavera, mentre la maggior parte degli alberi si tingono di verde, a centinaia di quelli piantati per compensare teoricamente l'impatto della crescita di nuovi palazzi del comparto di Vaciglio, non sono altro che arbusti secchi. Gli edifici crescono e si espandono, gli alberi no. Su segnalazione di alcuni residenti abbiamo verificato personalmente nei giorni scorsi le condizioni di quello che dovrà essere un bosco urbano, e la situazione è desolante. Centinaia di alberi sono rimasti a livello di arbusti. Molti secchi. La differenza con i pochi dove sono evidenti gemme sbocciate con la primavera è chiarissima.
Ma altrettanto evidente è lo stato di abbandono in cui versano le aree del cosiddetto bosco, che più che tale, anche in prospettiva, si presenta come una landa desolata'
Parallelamente all'annuncio del Comune sull'intitolazione e 4 donne di alcune vie del nuovo comparto e del bosco urbano, creato per mitigare l'impatto della cementificazione e la costruzione di nuove palazzine su suolo ancora vergine dell'area verde del comparto in via Morane. intervendono segnalando, con tanto di fotogragie, lo stato di abbandono del bosco stesso, i Consiglieri comunale e di Circoscrizione Piergiulio Giacobazzi e Dario Franco. Che ha portato alla formulazione di una interrogazione alla giunta comunale, depositata nei giorni scorsi.
'Sotto la propaganda pseudoambientalista, regna, nel concreto, il disinteresse più totale' - affermano i due esponenti politici che chiedono: 'L'Amministrazione è consapevole dello stato di abbandono e di salute delle centinaia di alberi piantati? Forse no, vista la propaganda che ancora ruota intorno a questo intervento, ma per saperlo ho depositato nei giorni scorsi una interrogazione. L'amministrazione chiarisca che cosa sta succedendo, quale sia lo stato di salute di quel bosco, tale solo sulla carta, e che rischia di non nascere neppure, di chi siano le responsabilità della manutenzione e di quello che sembra prospettarsi come un abbandono”.
Redazione Pressa
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