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“Dal Governo è venuto un impegno straordinario per contrastare gli effetti di coronavirus sulla vita delle famiglie e sull’attività delle imprese. Dopo il decreto “Cura Italia” con uno stanziamento di 25 miliardi, adesso un secondo decreto più sostanzioso di oltre 55 miliardi per intervenire a tutela delle persone e delle famiglie in difficoltà, per sostenere il reddito di chi ha perso il lavoro o è in cassa integrazione, per fornire liquidità e crediti alle imprese, per far ripartire il Paese dopo due mesi di blocco.
Adesso occorre garantire che i provvedimenti assunti siano immediatamente operativi e efficaci per garantire un effettivo sollievo e aiuto a cittadini, famiglie e imprese. Ogni inutile passaggio burocratico va rimosso, raccogliendo e dando risposte alle preoccupazioni espresse dagli operatori economici modenesi nei colloqui con il segretario provinciale del Pd Fava, così come va raccolta la sollecitazione a garantire interventi e sostegni anche a favore di quel vasto mondo di associazioni e operatori della socialità la cui funzione è essenziale per la vita di ogni comunità locale.
L’esame del decreto in Parlamento nei prossimi giorni sarà la sede per adottare tutte le ulteriori misure utili e necessarie alla massima efficacia e tempestività dei provvedimenti del Governo”.
Così il Deputato eletto nel collegio Modena-Ferrara Piero Fassino sul decreto rilancio su cui oggi è intervenuto anche il segretario provinciale PD Davide Fava: 'Molto bene le misure adottate per l’erogazione in conto capitale a fondo perduto, bene il credito d’imposta per le locazioni degli immobili non abitativi, bene le misure di protezione per i lavoratori dipendenti ed autonomi, bene l’attenzione a settori come il turismo e il trasporto collettivo, lo sport e le industrie culturali.
Ci sono però preoccupazioni che, purtroppo, non sembrano ancora trovare una risposta, almeno da quanto è emerso nel corso della consultazione avviata dal Pd modenese con organizzazioni di categoria, rappresentanti del mondo produttivo e dell’associazionismo culturale e sociale.
Il necessario intervento di supporto alla liquidità di lavoratori in cassa integrazione e le imprese e al capitale deve anche essere tempestivo. Detto in maniera brutale - conclude Fava - i soldi sono stati stanziati e ora devono arrivare nelle tasche di coloro che ne hanno bisogno' Per tutte le categorie produttive colpite dagli effetti della necessaria sospensione delle attività occorre risolvere tutti i colli di bottiglia che ad oggi hanno determinato un rallentamento delle erogazioni del credito. Bisogna semplificare le procedure, ricorrere quanto più e dove possibile all’autocertificazione ed aumentare i tempi di rientro. Solo così verremo davvero in aiuto delle nostre comunità”
Redazione Pressa
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